Oggi si celebra la giornata universale di preghiera e digiuno per il Libano. โInvio un mio rappresentante in Libano per accompagnare la popolazione. Andrร il Segretario di Stato a nome mio. E lui andrร , per esprimere la mia vicinanza e solidarietร . Offriamo la nostra preghiera per tutto il Libano e per Beirut โ ha detto Francesco allโudienza generale -. Siamo vicini anche con lโimpegno concreto della caritร , come in altre occasioni simili. Invito anche i fratelli e le sorelle di altre confessioni e tradizioni religiose ad associarsi a questa iniziativa nelle modalitร che riterranno piรน opportune, ma tutti insiemeโ.
Un modello di accoglienza
Don Aldo Buonaiuto, sacerdote di frontiera della Comunitร Papa Giovanni XXIII e promotore dei corridoi umanitari nel Mediterraneo, evidenzia lโimportanza storica del gesto con cui Papa Francesco riannoda i fili dellโazione diplomatica vaticana in Libano. Fu infatti san Giovanni Paolo II, nel 1989, a richiamare lโattenzione della Comunitร internazionale sulla condizione di sofferenza del Paese dei cedri. โIl Libano ha un rifugiato ogni 4 abitanti ed รจ modello di accoglienza per lโintero Pianeta โ afferma don Buonaiuto -. Lโesigenza di predisporre corridoi umanitari nasce dal senso di umanitร e dalla considerazione che senza vie legali per entrare in Europa si condannano migliaia di innocenti a consegnarsi ai mercanti di carne umana che si arricchiscono con il business criminale dei boat-peopleโ.
Geopolitica della misericordia
Il sacerdote impegnato in prima linea nel soccorso e nellโaccoglienza dei migranti sottolinea poi il rilievo dellโiniziativa della Santa Sede per โsquarciare il velo di indifferenza che avvolge le infauste sorti del Mediterraneo orientale, abbandonato dalle cancellerie occidentali e schiacciato nel gioco degli interessi delle potenze regionali. In un Medio Oriente sempre piรน destabilizzato, la geopolitica della misericordia di Francesco accende un faro su una situazione che rischia di sfociare in una guerra civile permanenteโ.
Una preghiera attraverso la storia
Alla mobilitazione spirituale e diplomatica voluta da Papa Bergoglio si unisce la Chiesa locale che attraverso il patriarca di Antiochia dei Maroniti Bรฉchara Raรฏ esprime la propria gratitudine e la convinzione che dโora in poi nessuno potrร fingere di ignorare la devastante divisione interna al Libano, sempre piรน ostaggio delle influenze di potere dei suoi ingombranti vicini mediorientali. โS. Giovanni Paolo II inviรฒ una lettera apostolica a tutti i vescovi cattolici del mondo chiedendo di consacrare una giornata di preghiera per il Libano. In quella famosa lettera diceva esattamente che il Libano รจ qualcosa di piรน di un Paese, รจ un messaggio di libertร , un esempio di pluralismo per lโOriente come per lโOccidenteโฆ Ora il Santo Padre Francesco riprende questa iniziativa di preghiera per il Libanoโ, dichiara il cardinale a Vatican News.