Papa Francesco esorta a “dire le cose in faccia”. Perché “la peste più grande è il chiacchiericcio“. Un richiamo a non sparlare alle spalle formulato nell’udienza al Capitolo generale dell’ordine dei Chierici regolari teatini. “Per favore mandate via ogni forma di chiacchiericcio”. Un monito a “non fare dei gruppetti“.
La lezione di papa Francesco
Francesco sollecita a “passare dall’io al noi“. E a vincere la tentazione dell’egoismo. Solo uscendo dalla schiavitù dell’egoismo e riconoscendosi in una vocazione solidale l’umanità diventa capace di vincere l’ignoranza in cui vivono milioni di persone, soprattutto i bambini privati dell’aiuto necessario per essere riscattati dalla povertà. Perché, come dice san Giovanni della Croce: “Alla sera della vita saremo giudicati sull’amore”. Questi insegnamenti sono anche l’attuazione del mandato evangelico. Povertà e misericordia, infatti, sono al cuore del Vangelo.
Ospedale da campo
Inoltre, la Chiesa “ospedale da campo” parte dalle situazioni concrete delle famiglie di oggi, tutte bisognose di misericordia. Cominciando da quelle più sofferenti. Con il cuore misericordioso di Gesù, la Chiesa deve accompagnare i suoi figli più fragili, segnati dall’amore ferito e smarrito. Ridonando fiducia e speranza, come la luce del faro di un porto o di una fiaccola portata in mezzo alla gente per illuminare coloro che hanno smarrito la rotta o si trovano in mezzo alla tempesta. “Nemica della pace non è solo la guerra, ma anche l’indifferenza“, non si stanca di ripetere il Pontefice.