Leader cristiani chiamati a essere “operatori di pace”

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Ileader cristiani laici sono chiamati a contribuire a costruire la pace nella società. Lo ha detto il Cardinale Patrick D'Rozario, Arcivescovo di Dacca e Presidente della Conferenza episcopale cattolica del Bangladesh, nel recente seminario tenutosi nella capitale sul tema “Il ruolo dei leader cristiani per edificare la pace”. Al seminario, organizzato dalla Commissione episcopale per i laici, hanno preso parte 66 leader cristiani, di otto diocesi cattoliche. 

L'intervento

“Per noi cristiani, la pace è una virtù fondamentale. La pace è giustizia e sviluppo umano. La pace si può ottenere con il perdono e la riconciliazione”, ha affermato il Cardinale Patrick D’Rozario riportato dall'Agenzia Fides. “L'essere umano è un essere in relazione con Dio, con il prossimo, con la creazione, con il mondo”. L'Arcivescovo di Dacca ha ricordato che l'obiettivo della vita sociale è la pace e ha poi citato il Vangelo in cui Gesù dice “Vi lascio la pace, vi do la mia pace, non come la dà il mondo” e poi: “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio”. Il Cardinale ha rilevato che “contribuire a edificare la pace fa parte dell'insegnamento sociale della Chiesa”. “I leader cristiani devono lasciare rabbia e odio e seguire gli insegnamenti di Gesù Cristo per promuovere la pace nella società, rispettando ogni essere umano, promuovendo il dialogo nelle situazioni di conflitto” ha detto ai leader presenti. Il Presidente della Conferenza Episcopale ha anche ricordato i mali esistenti nella società come “la vendetta, la violenza, il terrorismo e le violazioni dei diritti umani” e ha rimarcato che, in tale cornice, “è compito dei laici cristiani partecipare alla vita e alla missione della Chiesa, in particolare portando avanti la loro speciale responsabilità di edificare il Regno di Dio nel mondo, con lo spirito del Vangelo”. A tal fine è importante “promuovere un'adeguata formazione dei laici attraverso l'istruzione catechistica, liturgica e sacramentale, nelle opere di misericordia e in quelle sociali”, ha concluso.

Milena Castigli: