Sono 66 i rifugiati siriani che saranno accolti dall'arcidiocesi di Santiago, in Cile. Si tratta di 14 famiglie che, dopo un viaggio di circa 24 ore, sono arrivate nella capitale cilena per iniziare una nuova vita.
Il programma di reinserimento
Alfredo del Rio, coordinatore generale del Programma di reinserimento ha sottolineato l'importanza di comprendere che “per nessuno è facile prendere la decisione di iniziare una nuova vita in un paese così lontano dalla propria terra di origine e separarsi dalla famiglia allargata e dagli amici. Nonostante questo, all'aeroporto, le famiglie rifugiate hanno vissuto un momento pieno di allegria e speranza per il loro nuovo progetto di vita. Si è creata un atmosfera molto positiva”.
Nei prossimi giorni l'incontro con monsignor Ezzati
Nei prossimi giorni i 66 rifugiati saranno ricevuti dalle autorità del Governo e dall'arcivescovo di Santiago, il cardinale Ricardo Ezzati, e dal Michela Manca di Nissa, rappresentante in America Latina dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur). L'accoglienza sarà gestita nei comuni di Macul e Villa Alemana.
L'unica possibilità per poter ricostruire una vita
“Per queste famiglie – ha spiegato Delfina Lawson, responsabile cilena dell'Acnur – questa è l'unica possibilità di ricostruire le proprie vite. Sappiamo che sono resilienti e che potranno realizzare i propri sogni qui in Cile. Tutti possiamo contribuire affinché questo sogno diventi realtà: un gesto di solidarietà, un sorriso o una parola di incoraggiamento possono fare la differenza”.