“Condividiamo la costernazione e il dolore per quanto accade in Medio Oriente, specialmente in Iraq e in Siria. Ricordo tutti gli abitanti della regione, compresi i nostri fratelli cristiani e molte minoranze, che vivono le conseguenze di un estenuante conflitto”. Lo ha detto Papa Francesco durante l’udienza di stamane ai membri della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali. “E’ motivo di gratitudine – ha affermato il Santo Padre – riflettere sul lavoro della vostra Commissione, che cominciò nel gennaio del 2003 come una iniziativa congiunta di autorità ecclesiastiche della famiglia delle Chiese Ortodosse Orientali e del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani”.
Il successore di Pietro ha auspicato che l’approfondimento sulla natura dei Sacramenti – in particolare del Battesimo – portato avanti dalla Commissione nel corso di questa settimana “possa portare frutti abbondanti per la comune ricerca teologica e aiutarci a vivere in maniera sempre più profonda la nostra fraterna amicizia”. Ha poi rivolto un appello per i cristiani perseguitati “affinché si trovi presto una soluzione negoziata, supplicando la bontà e la pietà di Dio per quanti che sono colpiti da questa immensa tragedia”. “Tutti i cristiani – ha continuato – sono chiamati a lavorare insieme in mutua accettazione e fiducia per servire la causa della pace e della giustizia. Possano l’intercessione e l’esempio di molti martiri e santi, che hanno dato coraggiosa testimonianza di Cristo in tutte le nostre Chiese, sostenere e rafforzare voi e le vostre comunità cristiane”.