L’integrazione europea “è uno strumento importante in mano agli uomini e alle donne per preservare la pace, per realizzare valori e assicurare loro un benessere e un posto nel mondo. Un posto che possa aiutare veramente il mondo a essere migliore”. Lo ha detto il Segretario di Stato vaticano Card. Pietro Parolin in un’intervista a Radio vaticana. Il porporato è intervenuto sull’argomento a una settimana dallo storico viaggio di papa Francesco a Strasburgo. In quell’occasione il Pontefice ha scosso l’Ue, chiedendo a gran voce che non sia solamente un apparato burocratico ma un luogo di vera solidarietà dei popoli.
“Il messaggio del Santo Padre ha insistito sulla validità del progetto europeo, alla luce anche dei risultati che questo progetto ha dato” ha spiegato Parolin. Il progetto europeo, secondo il Segretario di Stato, sta affrontando “un periodo difficile” ma ciò nulla toglie alla sua importanza, visto che “ha assicurato pace, benessere a tante generazioni”. Per uscire dal tunnel occorre far riscoprire l’Europa, che non deve smarrire “la dimensione valoriale”. L’Ue non deve, ha sottolineato il Cardinale, essere ridotta a una “realtà materiale o burocratica” e non può perdere la dimensione fondamentale ad essa attribuita dai padri fondatori.
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