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“La vita va sempre tutelata e amata”

L'amore per gli altri non può essere un fatto occasionale ma deve diventare una costante nella vita del cristiano. Lo ha detto Papa Francesco di fronte a circa 40.000 fedeli radunati in piazza S. Pietro per la recita del Regina Coeli, la preghiera mariana che nel tempo di Pasqua sostituisce l'Angelus.

Il Papa ha ricordato gli “stili di vita coerenti per essere la comunità del Risorto” che il Vangelo propone in questo periodo. La “consegna di Gesù: 'Rimanete nel mio amore' – ha detto il S. Padre – è la condizione per far sì che il nostro amore non perda per strada il suo ardore e la sua audacia”. Un “programma impegnativo ma non impossibile”. A patto di concretizzarlo “nella vita di ogni giorno, negli atteggiamenti, nelle azioni; altrimenti è soltanto qualcosa di illusorio. Sono parole, parole, parole: quello non è l’amore. L’amore è concreto, ogni giorno (…) Più volte Gesù ha indicato chi è l’altro da amare, non a parole ma con i fatti. E' colui che incontro sulla mia strada e che, con il suo volto e la sua storia, mi interpella; è colui che, con la sua stessa presenza, mi spinge a uscire dai miei interessi e dalle mie sicurezze; è colui che attende la mia disponibilità ad ascoltare e a fare un pezzo di strada insieme. Disponibilità verso ogni fratello e sorella, chiunque sia e in qualunque situazione si trovi, incominciando da chi mi è vicino in famiglia, nella comunità, al lavoro, a scuola”. Ma, ha sottolineato il Papa,l'”amore per gli altri non può essere riservato a momenti eccezionali, ma deve diventare la costante della nostra esistenza. Ecco perché siamo chiamati, per esempio, a custodire gli anziani come un tesoro prezioso e con amore, anche se creano problemi economici e disagi, ma dobbiamo custodirli. Ecco perché ai malati, anche se nell’ultimo stadio, dobbiamo dare tutta l’assistenza possibile. Ecco perché i nascituri vanno sempre accolti; ecco perché, in definitiva, la vita va sempre tutelata e amata dal concepimento al suo naturale tramonto. E questo è amore. Noi siamo amati da Dio in Gesù Cristo, che ci chiede di amarci come Lui ci ama. Ma questo non possiamo farlo se non abbiamo in noi il suo stesso Cuore. L’Eucaristia, alla quale siamo chiamati a partecipare ogni domenica, ha lo scopo di formare in noi il Cuore di Cristo, così che tutta la nostra vita sia guidata dai suoi atteggiamenti generosi”.

Dopo la preghiera il Papa è tornato a lanciare un appello “per la popolazione della Repubblica Centrafricana, Paese che ho avuto la gioia di visitare e che porto nel cuore, e dove nei giorni scorsi sono avvenute gravi violenze con numerosi morti e feriti, tra cui un sacerdote. Il Signore, per intercessione della Vergine Maria, aiuti tutti a dire no alla violenza e alla vendetta, per costruire insieme la pace”. Oggi pomeriggio Francesco si recherà in visita pastorale a Tor de' Schiavi nella parrocchia del SS. Sacramento.

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