Dal 1843 fu stabilito a Gerusalemme un consolato francese sotto la cui amministrazione ricade, in base ad accordi firmati con l'Impero ottomano, l’antico complesso di catacombe noto come Tombe dei Re.
La vicenda
Il sito archeologico, che risale almeno a due millenni fa, è stato chiuso nel 2010. Secondo quanto riporta “Le Figaro”, gli ebrei ultra-ortodossi ne rivendicano da tempo l'accesso. In questi giorni, il quotidiano “Israel HaYom” ha riferito di presunti colloqui in corso in questi giorni tra Israele e Francia per l'apertura delle grandi catacombe scavate nella roccia. Il quotidiano “Israel HaYom” riporta fonti del Ministero degli esteri di Tel Aviv secondo cui la Francia concederebbe l'apertura dopo aver avuto la certezza del riconoscimento della sovranità e della proprietà sul complesso. Due punti su cui il governo israeliano non sarebbe d'accordo.
I colloqui
Le autorità locali chiedono da tempo al consolato transalpino di consentire ai fedeli di pregare in loco. La risposta finora, però, sarebbe stata sempre la stessa, secondo quanto riferito: il sito è in ristrutturazione e non vi si può accedere. “Israel HaYom” riferisce anche che negli incontri tra il presidente Macron e il suo omologo Netanyahu la questione del riconoscimento della sovranità e della proprietà sarebbe stata sollevata. L'inquilino dell'Eliseo ne avrebbe parlato anche al presidente dello Stato d'Israele, Reuven Rivlin, nella visita ufficiale di quest'ultimo a Parigi.