La santità di Maria e il suo ruolo speciale nella storia della salvezza

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Prima di Natale tutta la Chiesa universale celebra l’Immacolata Concezione. L’Immacolata Concezione fu sancita con un dogma del 1854, voluto da Pio IX (1846-1878) proprio il giorno 8 dicembre e in questa festa centrale per tutta la Chiesa Cattolica, si afferma che Maria, la madre di Gesù, è stata concepita senza peccato originale. È un concetto che sottolinea la santità di Maria e il suo ruolo speciale nella storia della salvezza.

Questo atto rese ufficiale un’antica tradizione cristiana, confermando una credenza già radicata da diversi secoli. Nonostante la festa fosse già celebrata nell’Oriente cristiano fin dal VI secolo, fu con la decisione di Pio IX che essa fu inclusa nel calendario della Chiesa Cattolica. Nel testo della bolla “Ineffabilis Deus “di Pio IX si legge infatti: “… La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale“.

E’ un momento fondamentale per tutti i credenti e questo dogma ribadisce l’importanza della grazia divina nella vita umana e ci ricorda che la salvezza è un dono gratuito di Dio. Nel Protovangelo di Giacomo, un testo apocrifo scritto in greco tra il 140 e il 170, si riporta l’idea e il pensiero che Maria fosse una persona speciale già dal suo concepimento.

Il primo ad affermare che Maria è esente dal peccato originale è stato Pascasio Radberto, (792 – 865) un monaco e abate benedettino, scrittore e teologo, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Ma dobbiamo considerare come primo teologo dell’Immacolata il monaco benedettino Eadmero di Canterbury (1064-1124) che ritiene conveniente alla Madre di Cristo tale condizione e sostiene che Dio, “poteva, voleva e la fece” immacolata, nonostante sia nata della nostra stessa natura umana.

Il teologo e filosofo Anselmo d’Aosta (1033-1109) sostenne che la Vergine Maria, fu anticipatamente redenta in Cristo, prima della nascita del Salvatore. C’è da ricordare, inoltre, che nelle “Litanie laureatane” così chiamate per l’uso che se ne faceva nella Santa Casa di Loreto, approvate da Sisto V (1585-1590) c’è anche il titolo mariano di “Regina sine labe originali concepta” (Regina concepita senza peccato originale) e tale titolo venne concesso dal pontefice Gregorio XVI (1831-1846).

Tutta l’arte mariana è ricca di raffigurazioni, dalle icone alle statue o ai dipinti, ritraggono l’Immacolata Concezione con la veste bianca e un manto blu, circondata di stelle e talvolta con un angelo che le presenta un giglio simbolo di purezza. In Italia, la data dell’otto dicembre segna tradizionalmente l’inizio del periodo natalizio, molte famiglie iniziano ad addobbare l’albero e a costruire il presepe e a prepararsi per le festività.

E proprio in questo giorno ritornano alla mente i canti e le preghiere particolari che si sentono durante la novena in preparazione di questa festa. I canti dedicati alla Madonna, nascono dalla devozione dei fedeli e dei pellegrini e sono loro stessi, il più delle volte, che improvvisano sia le parole che le musica e questi brani diventano subito popolari, soprattutto nei luoghi dove si trovano i santuari intitolati a Maria.

Sicuramente tra i tanti canti mariani c’è quello scritto da un sacerdote lombardo di San Colombano al Lambro, Pietro Panzetti (1890-1954): “Immacolata Vergine Bella, di nostra vita Tu sei la stella…”.

Gualtiero Sabatini: