La dimensione sociale della fede

Logo Interris - Empatia e altruismo, riscoprire lo spirito della "Sa Paradura" ai tempi del Covid-19

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Uno strumento indispensabile nelle scuole di teologia, nelle diocesi e nelle associazioni per educare alla cultura della cura verso la pace. Questa esige, come ha scritto il Papa nel recente messaggio per la Giornata mondiale della pace, il riferimento alla Dottrina sociale della Chiesa. In una società digitale e multiculturale ha ancora senso parlare di umanesimo a ispirazione cristiana? A questa fondamentale domanda intende rispondere questo nuovo testo del vescovo Mario Toso che intende offrire, in particolare, una sintesi aggiornata della Dottrina sociale della Chiesa.

Impegno sociale

Dopo la sua pubblicazione, il Compendio di dottrina sociale della Chiesa, promulgato dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace (2004), non è ancora stato integrato includendo gli importanti apporti della Caritas in veritate di papa Benedetto XVI e dei documenti sociali di papa Francesco quali, ad esempio, le esortazioni apostoliche Evangelii GaudiumAmoris laetitiaQuerida  Amazonia, e le encicliche Laudato sì’ e Fratelli tutti.

Nuclei antropologici

Temi già affrontati da monsignor Toso nel suo precedente saggio “Umanesimo sociale“. In una società multiculturale ha ancora senso parlare di umanesimo ad ispirazione cristiana? La comunità politica è una società di affari, di gioco o un’unione morale per il bene-essere di tutti? Al centro delle città stanno le imprese o il bene comune? Si può conseguire l’ideale del lavoro per tutti e un’opinione pubblica libera? Il presule tratteggia i nuclei antropologici ed etici del Magistero sociale della Chiesa riguardanti i diritti umani, la famiglia, il lavoro, l’economia, la comunità politica, i mass media e l’Europa. Evidenziando come la dottrina sociale può dare il suo apporto alla prospettazione di un nuovo umanesimo in una società globalizzata, multiculturale.
Giacomo Galeazzi: