L'anno appena concluso è stato il peggiore per quanto riguarda la pedofilia, la pedopornografia e gli abusi sessuali sui bambini da 0 a 12-13 anni. E' la denuncia di “Meter onlus”, l'associazione fondata da don Fortunato Di Noto, che in un anno di inteso monitoraggio ha registrato 3137 segnalazioni, circa mille in più rispetto al 2016, corrispondenti a milioni di immagini e video che i pedopornografi hanno diffuso e scambiato in tutto il mondo.
Una brutta partenza
Una grande violenza che si abbatte sui piccoli bambini indifesi. E il 2018 non sembra essere da meno. Come riporta il Sir, solo nelle prime dodici ore dell'anno nuovo, i volontari di Meter e dell’Osservatorio mondiale contro la pedofilia e pedopornografia hanno segnalato alla Polizia postale italiana (Compartimento Sicilia orientale) oltre mille video e settecentoventicinque foto caricate su cloud, dropbox ed altre piattaforme social. Pur essendo, in molti casi già materiale del passato, o già denunciato, il reato viene ripetutamente perpetrato a danno di bambini e bambine. Secondo il Report 2017 di Meter, che sarà presentato come ogni anno alla comunità nazionale e internazionale, sono drammaticamente aumentati i reati di pedopornografia e pedofilia.
Don Di Noto: “Necessario cambiare strategia”
Don Fortunato Di Noto, il presidente di Meter afferma: “È arrivato il tempo di cambiare strategia e far assumere responsabilità alle Istituzioni, ai server provider nel mondo e favorire la cooperazione tra chi si occupa realmente di questo fenomeno, un azione che sia più efficace e responsabile. Non è solo un augurio. Lo dobbiamo alle già vittime, alle presunte e a quelle che non devono essere abusate”. Nei mesi scorsi, don Fortunato aveva espresso apprezzamento per l’impegno del Papa contro la pedofilia: “Fa bene a ribadire che non firmerà mai una grazia per sacerdoti colpevoli di abusi, affermazione che farà molto discutere: ma è bene ribadire che chi è colpevole e condannato di questo grave reato non può pensare di continuare a fare il prete. Su questo non è possibile alcun tentennamento per rispetto del danno permanente che le vittime subiscono. Molto bene così”.
L'impegno della Chiesa
“Il Papa fa bene a confermare la linea dura”. La difesa di piccoli e deboli “non è una moda, ma un preciso impegno a cui la Chiesa non potrà mai derogare in alcun modo, luogo o forma. La pedofilia e la pedopornografia – aggiunse – deve essere globale, non può essere pensata solo nell’ambito ecclesiale e le parole del Santo Padre spronano a lavorare sempre di più insieme e senza tanti steccati o campi privati e di settore”. Infatti si tratta di “un fenomeno globale e drammatico, un vero e proprio crimine”, e il Report 2017 dell'associazione Meter lo conferma (nelle immagini e nei video segnalati ci sono anche neonati). Secondo don Di Noto “se non c’è adeguamento legislativo di tutti gli Stati del mondo, se non c’è la cooperazione internazionale”, se non ci si mette d’accordo sul fatto che pedofilia, pedopornografia e abusi “sono un crimine”, la “battaglia è persa”.