“Dio perdona sempre! Non si stanca di perdonare. Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono”. E’ quanto affermato da Papa Francesco nell’omelia mattutina a Santa Marta. Meditando sulla lettera di San Paolo agli Ebrei, in cui si parla della “nuova alleanza” stabilita da Dio col popolo eletto, il Pontefice ha spiegato che basta “pentirsi e chiedere perdono”: “non si deve pagare niente”, perché già “Cristo ha pagato per noi”. Ha osservato che avviene come nella parabola del figliol prodigo: “Se tu vai pentito, perdona tutto… Tante volte non ti lascia parlare! Tu incominci a chiedere perdono e Lui ti fa sentire quella gioia del perdono prima che tu abbia finito di dire tutto”.
La confessione, ha proseguito, “più che un giudizio, è un incontro” e quello che a Dio importa è “incontrarsi con noi”. “Tante volte le confessioni sembrano una pratica, una formalità – ha soggiunto –. Tutto meccanico! No! E l’incontro dov’è?”. Il vescovo di Roma ha concluso l’importanza di insegnare questo atteggiamento agli altri: “Che imparino i nostri bimbi, i nostri ragazzi a confessarsi bene, perché andare a confessarsi non è andare alla tintoria perché ti tolgono una macchia. No! E’ andare a incontrare il Padre, che riconcilia, che perdona e che fa festa”.