Ieri una delegazione della Comunità di Sant’Egidio, con a capo il fondatore Andrea Riccardi, seguito dal presidente Marco Impagliazzo e dal vescovo di Frosinone monsignor Ambrogio Spreafico, ha visitato la Comunità ebraica romana per esprimere la sua solidarietà dopo gli attentati di Parigi che hanno colpito duramente anche gli ebrei.
La visita è proseguita nella scuola ebraica “Vittorio Polacco”, dove erano presenti il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, e il presidente della comunità, Riccardo Pacifici: il tutto si è concluso con un pranzo nel segno di un amicizia che dura ormai da anni, e che trova nella “marcia della memoria” del 16 ottobre di ogni anno, organizzata insieme, la sua espressione massima.
Il presidente della comunità cattolica, Impagliazzo, ha sottolineato “il valore del confronto e del dialogo per contrastare, in un tempo difficile, ogni sentimento di scontro e di contrapposizione in nome di una religione o di un’appartenenza: in particolare le scuole, come questa, e i luoghi di culto sono da considerare sacri e inviolabili”.
“Il quartiere ebraico – ha commentato il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi – con i suoi centri di educazione e di cultura, è sempre stato e resterà anche in futuro un prezioso luogo di incontro e di scambio a cui Roma non può rinunciare. Un’occasione per costruire insieme un futuro di pace e di unità nella diversità, contro ogni violenza e intolleranza”.