Grazie per averci ricordato che la Chiesa non è una gabbia per lo Spirito Santo, che lo Spirito vola anche fuori e lavora fuori”. Al termine degli esercizi spirituali della quaresima, Papa Francesco ringrazia don Josè Tolentino Mendonça, vicerettore dell’Università Cattolica di Lisbona, che quest’anno ha tenuto ad Ariccia le meditazioni degli esercizi spirituali per il Pontefice e suoi collaboratori della Curia Romana. “Vorrei ringraziare, a nome di tutti, per questo accompagnamento in questi giorni, che oggi si prolungheranno con la giornata di digiuno e preghiera per il Sud Sudan, il Congo e anche la Siria”.
Uno Spirito “universale”
Il Papa ringrazia don Josè per aver parlato “della Chiesa”, descritta come un “piccolo gregge” che tuttavia, ammonisce non può essere “rimpicciolito” con “mondanità burocratiche”. E questo perchè “la Chiesa non è una gabbia per lo Spirito Santo”: al contrario, esso “vola anche fuori e lavora fuori”. A tal proposito ricorda le citazioni fatte dal sacerdote portoghese che hanno aperto gli occhi ai vertici della Curia: “Ci ha fatto vedere come lavora nei non credenti, nei pagani, nelle persone di altre confessioni religiose: è universale, è lo Spirito di Dio, che è per tutti”. “Anche oggi ci sono persone che vivono una ricerca interiore o anche sanno distinguere quando c’è qualcosa che chiama”, aggiunge. E conclude: “Grazie per questa chiamata ad aprirci senza paure, senza rigidità, per essere morbidi nello Spirito e non mummificati nelle nostre strutture che ci chiudono. Grazie, padre”.