I membri della presidenza della Cei saranno in Palestina da stasera. La delegazione ha accolto la richiesta avanzata qualche settimana fa dal patriarca latino di Gerusalemmme, Fouad Twal, seguita all’appello del Papa per i cristiani in Medio oriente “perseguitati tra l’indifferenza di tanti”. Assieme ad Angelo Bagnasco, i tre vicepresidenti (il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, e monsignor Angelo Spinillo, vescovo di Aversa) e il segretario generale, monsignor Nunzio Galantino, vescovo di Cassano allo Jonio.
Nel pomeriggio è in programma la celebrazione eucaristica nella parrocchia Sacra Famiglia di Gaza e la vista dei quartieri martoriati dal conflitto. A seguire l’incontro nei saloni parrocchiali con le famiglie cristiane e il parroco, padre George Hernandez. Domani ci sarà il rientro a Gerusalemme con la messa in mattinata e la visita pomeridiana a Sderot, città nel distretto sud di Israele, distante un chilometro dalla Striscia di Gaza e spesso oggetto di lanci di razzi.
“La visita si muove nell’orizzonte delle attenzioni manifestate dall’episcopato italiano per il Medio Oriente – spiega monsignor Galantino che dal 13 al 16 ottobre ha visitato i profughi nel Kurdistan iracheno – All’impegno solidale per la pace e la convivenza tra i popoli, si unisce la volontà di esprimere nei fatti la nostra vicinanza ai cristiani costretti dai conflitti e dalla persecuzione a lasciare le loro case: un esodo – sottolinea il segretario generale della Cei – che impoverisce tutti, facendo venir meno la presenza della Chiesa proprio nella terra da cui il Vangelo si è irradiato”.
