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Ior, in calo le segnalazioni di attività sospette

Sono progressivamente in calo le segnalazioni di attività sospette relative allo Ior. E' quanto emerge dal Rapporto dell'Autorità di Informazione Finanziaria, l'organismo indipendente che vigila sullo Ior, presentato oggi. Nel 2017 sono state inviate 150 segnalazioni all'AIF, contro le 207 dell'anno precedente. “Tale tendenza può essere letta positivamente poiché in parallelo è aumentata la qualità delle segnalazioni, mostrando una crescente consapevolezza e rafforzamento delle funzioni di controllo dei soggetti segnalanti” ha affermato Tommaso Di Ruzza, direttore dell'Aif. Nel 2017, sono stati trasmessi 8 rapporti all'Ufficio del Promotore di Giustizia Vaticano per ulteriori indagini da parte delle competenti Autorità di law enforcement. “Considerata la unicità della giurisdizione, la collaborazione internazionale è un elemento chiave dell'attività dell'AIF” ha spiegato Di Ruzza, indicando che “nel 2017, l'Aif ha siglato 19 Protocolli d'intesa con controparti di giurisdizioni estere e ha scambiato informazioni in 268 casi”.

Collaborazione internazionale

L'Aif dà conto nel Rapporto della collaborazione e dello scambio di informazioni con le sue controparti estere nella lotta contro gli illeciti finanziari. “Il 2017 è stato un anno di consolidamento e normalizzazione delle attività istituzionali – ha confermato Renè Bruelhart, presidente dell'Autorità – Consolidamento delle misure adottate per stabilire un quadro regolamentare efficace e una sua piena e sostenibile attuazione. Normalizzazione del sistema di segnalazione, che si può reputare solido”.

Autoriciclaggio

Tra le curiosità emerse dal Rapporto, c'è un caso di sospetto autoriciclaggio che ha portato al blocco di un conto. In sostanza, un correntista dello Ior ha prelevato un rilevante ammontare di denaro contante dal proprio conto personale, che ha quindi depositato in tre cassette di sicurezza detenute presso il medesimo Istituto. Successivamente, l'utente ha progressivamente ritirato il contante, trasferendolo nel proprio paese senza presentare una dichiarazione transfrontaliera di trasporto di denaro contante. Lo Ior ha inviato allora una segnalazione all'Aif che ha disposto il blocco del conto e, su mandato dell'Ufficio del Promotore di Giustizia, ha proceduto all'ispezione delle cassette di sicurezza. L'Aif ha anche segnalato il caso al Governatorato dello Stato della Città del Vaticano come una potenziale violazione dell'obbligo di dichiarare il trasporto transfrontaliero di denaro contante, ed ha inoltrato una comunicazione spontanea di informazioni e una richiesta di informazioni alla Uif del paese di cittadinanza dell'utente. Infine ha trasmesso un rapporto all'Ufficio del Promotore di Giustizia. Il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano ha comminato una sanzione amministrativa all'utente per omessa dichiarazione di trasporto transfrontaliero di denaro contante. L'utente si è opposto alla decisione, ma il Tribunale dello Stato della Città del Vaticano ha confermato la sanzione. L'Ufficio del Promotore di Giustizia ha quindi proseguito le indagini per potenziale autoriciclaggio.

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