“Io sono il mio cuore”: il senso del documento magisteriale di Francesco

Francesco

Foto © Carlo Lannutti

Scrive Papa Francesco in uno dei passi più significativi di Dilexit nos: “Si potrebbe dire che io sono il mio cuore. Perché esso è ciò che mi distingue, mi configura nella mia identità spirituale e mi mette in comunione con le altre persone”. L’enciclica spirituale di Jorge Mario Bergoglio rappresenta una chiave interpretativa dell’intero pontificato. E “Dilexit nos” aiuta anche a comprendere meglio il Sinodo sulla sinodalità che si è appena concluso e il Giubileo che inizierà tra poche settimane. Il cardinale filippino Luis Antonio Tagle, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, ne ha parlato con i media vaticani. Riflettendo anche sulla devozione al Sacro Cuore di Gesù, molto diffusa nelle Filippine e che lui ha imparato a praticare sin da giovane. Il Papa osserva che l’umanità oggi sembra perdere il proprio cuore e invita i cristiani a “riscoprire come il Cuore di Gesù ci ami”.

Sorella Antonella Fraccaro e S.E. Mons. Bruno Forte mostrano ai giornalisti il testo della nuova Enciclica di Papa Francesco “Dilext nos” (foto: Francesco Vitale)

La testimonianza di Francesco

“In Dilexit nos Papa Francesco descrive il fenomeno e le cause della superficialità che si sta diffondendo come una cultura che ci impedisce di entrare in contatto con il cuore dal quale emanano amore, verità e compassione– afferma il porporato-. Suggerisco di leggere la descrizione della superficialità offerta dal Santo Padre come guida per un esame di coscienza. La consapevolezza di come sto lentamente perdendo contatto con la mia interiorità e con il mio io più vero è il primo passo per risvegliare il proprio cuore. Mi piace anche l’elenco fatto da Papa Francesco dei santi, o quello che definisco ‘corteo’ o processione di santi, che ci offrono la propria testimonianza dell’amore insondabile del Cuore di Gesù e di come ha trasformato la loro vita e missione. Suggerisco di guardare il “corteo” e di unirci ad esso. Possiamo riaccendere la consapevolezza del cuore non attraverso concetti o astrazioni, ma ascoltando i cuori che hanno trovato la vera vita nel Cuore amorevole di Gesù”. Prosegue il cardinale Tagle: ” Il cuore fa pensare alla persona e alle relazioni. Al Sinodo sulla sinodalità appena concluso. Dilexit nos ha molto da insegnare alla Chiesa che vuole essere sinodale e missionaria. Durante la sessione da poco conclusa del Sinodo dei Vescovi è stato ripetutamente affermato che la sinodalità in ultima analisi riguarda le relazioni: con Dio, con tutti i battezzati che costituiscono la Chiesa, con l’intera umanità e tutto il creato. Il rinnovamento della Chiesa nella sinodalità missionaria può essere realizzato solo se ci relazioniamo con fiducia, obbedienza e umiltà con il Dio Uno e Trino che è amore”.

Giacomo Galeazzi: