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Senza pietà. Omicidio di un innocente: addio a Frederick

Ucciso di botte: domani preghiera 150 bambini e Caritas Acerra Con loro 40 giovani e esponenti Caritas e della diocesi di Nola

L’addio ad un innocente, martire della violenza. Senza senso né pietà. Centocinquanta bambini del centro diurno minori e 40 giovani della Caritas diocesana di Acerra (Napoli), stamattina (ore 9), si riuniranno in preghiera a Pomigliano d’Arco, nel luogo in cui la scorsa settimana è stato barbaramente picchiato Frederick Akwasi Adofo, il senzatetto morto per le botte ricevute da due 16enni. Lo annuncia il direttore della Caritas di Acerra, Vincenzo Castaldo, sottolineando che con l’iniziativa si vuole “testimoniare la nostra solidarietà alla città di Pomigliano D’Arco e alla Caritas Diocesana sorella di Nola”. Alla preghiera parteciperemo infatti anche il direttore della Caritas diocesana di Nola, don Arcangelo Iovino, il vicedirettore, Raffaele Cerciello, ed il parroco della chiesa San Francesco, don Pasquale Giannino. “Affinché non si spengano i riflettori su questa grave emergenza sociale – ha aggiunto Castaldo – i nostri bambini, insieme agli operatori Caritas, sosteranno in preghiera, leggeranno la poesia ‘Il cielo è di tutti’ di Gianni Rodari e deporranno un fascio di fiori come segno di vicinanza. Partiamo dai più piccoli per avere un mondo migliore domani“.innocente

Altro innocente

Intanto è morto, all’ospedale Bufalini di Cesena, il clochard 55enne di nazionalità ucraina che era ricoverato da mercoledì, in conseguenza di gravi lesioni riportate alla testa. La procura, come riferisce la stampa locale, ha aperto un’inchiesta e sarà l’autopsia, insieme alle indagini sulle telecamere di sorveglianza. A fornire indicazioni per chiarire se la causa della morte sia stata una caduta accidentale oppure un’aggressione. L’uomo era stato notato a terra da una signora, mercoledì scorso, a Rimini, che aveva subito avvertito la polizia locale. Secondo quanto ricostruito il 55enne era sdraiato a terra, con la testa appoggiata a uno zainetto, e sembrava stesse dormendo. C’era un forte odore di alcol e due confezioni di vino in tetrapack che hanno fatto subito ipotizzare una situazione abbastanza frequente, ovvero che il senzatetto fosse ubriaco. Gli agenti hanno subito chiamato il 118. Stabilizzato sul posto è stato trasportato al pronto soccorso dell’Infermi di Rimini. Dagli accertamenti sarebbero state riscontrate lesioni compatibili ad un evento traumatico. I risultati degli esami hanno consigliato il suo immediato trasferimento al Trauma center del Bufalini di Cesena dove è stato ricoverato in coma nel reparto di terapia intensiva.

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