Indonesia: estremisti islamici impediscono ai cattolici di celebrare messa

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I cristiani sono ancora oggetto di persecuzione. Questa volta accade a Cinunk, nella provincia di West Java. Dopo aver attaccato la comunità protestante, i gruppi estremisti islamici hanno preso di mira i cattolici, intervenendo violentemente hanno impedito ai fedeli di partecipare alla celebrazione eucaristica la scorsa domenica. L’allarme è partito da alcuni sms che hanno cominciato a circolare nei giorni scorsi, e che padre Saptono, il sacerdote della parrocchia di Odilia, ha confermato, parlando di un evento “scioccante” per una comunità che da 16 anni vive pacificamente nella regione.

Il fatto è avvenuto il 9 novembre scorso all’interno del complesso di san Carlo Borromeo. Il gruppo di estremisti ha iniziato a lanciare insulti e slogan ingiuriosi, minacciando la piccola comunità. Tra le intimidazioni degli affiliati del Fpi e del Formasi quella di incendiare la struttura se avessero continuato a professare la loro fede celebrando messe o funzioni cristiane. Il sacerdote, per evitare il peggio, mentre era impegnato a discutere con alcuni rappresentanti del gruppo islamico, ha chiesto ai fedeli di portar via ogni oggetto sacro o simbolo di fede. Con questa strategia e con la promessa che non ci sarebbero più state celebrazioni all’interno della chiesa, padre Saptono è riuscito ad acquietare la follia devastatrice del gruppo fanatico. Il sacerdote considera questo atto una vera e propria persecuzione, privando una comunità del proprio diritto alla preghiera e alla libera pratica del culto.

Nel mese di ottobre quattro chiese protestanti hanno vissuto lo stesso dramma, ora è toccato ai cattolici. L’intolleranza di tipo confessionale nella zona ha coinvolto non solo cristiani, ma anche le minoranze come gli sciiti e ahmadi. Pur garantendo fra i principi costituzionali la libertà religiosa, l’Indonesia, la nazione musulmana più popolosa al mondo, si sta affermando sempre più come uno dei centri di maggior attivismo da parte dell’estremismo islamico. Come già riferito da AsiaNews, i movimenti fondamentalisti intendono sostenere la lotta per la creazione del Califfato, e gli atti terroristici dei combattenti sunniti in Siria e Iraq hanno reso testimonianza di un progetto sempre più reale che sta ispirando e moltiplicando il numero di estremisti in tutto il mondo, in particolare nell’Asia. Per il presidente riformista Jokowi si tratta della prima sfida in tema di libertà religiosa.

Hortensia Honorati: