Arcidiocesi di Bangalore, la Chiesa in soccorso della pandemia in India

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La Chiesa in soccorso dei malati di Covid in India. L’iniziativa è stata intrapresa nell’arcidiocesi di Bangalore. “In collaborazione con i padri Camilliani” spiega a Fides padre Anil D’Sa. Segretario della Commissione per la Gioventù dell’arcidiocesi nello stato di Karnataka. Il motto che ispira l’iniziativa: “Fai agli altri quello che vuoi sia fatto a te“.

Volontari in India

Un gruppo di giovani volontari cattolici. Suore e sacerdoti nell’arcidiocesi di Bangalore, nell’India meridionale, ha iniziato ad assistere i pazienti affetti da Covid-19. Mentre l’India è nel pieno della seconda ondata di contagi. Un’escalation di infezioni che ha messo in ginocchio il popoloso paese asiatico. “Il programma di assistenza è stato partito dall’idea del gruppo ‘Yova Chethan’ (“Coscienza giovanile“). E da altri giovani volontari cattolici e suore religiose”, riferisce a Fides padre D’Sa, sacerdote salesiano. “I giovani hanno visto con dolore che l’intero paese è in grave pericolo e angoscia. Poiché gli ospedali in India stanno affrontando pesanti carenze. Di forniture di ossigeno. Medicine. E posti-letti. Il numero di casi di coronavirus in India ha raggiunto i 20 milioni“.

Team di giovani

Il team di giovani volontari, adeguatamente addestrati, si prende cura dei pazienti Covid. In vari ospedali dentro e intorno a Bangalore, capitale dello stato del Karnataka. “Può sembrare come una goccia in un oceano. Mentre il personale medico sta affrontando uno stress e una pressione tremendi. A causa delle centinaia di pazienti“, precisa padre D’Sa. “Ma avere il coraggio di mettersi in gioco e di servire in questi momenti cruciali è importante. E è un segno concreto della carità cristiana e dell’amore verso il prossimo”, aggiunge il religioso salesiano.

Paola Anderlucci: