Oltre seimila studenti delle scuole cattoliche hanno aderito alla campagna “Una Bellary pulita e verde”, che parte da tre obiettivi fondamentali: riciclare, ridurre gli sprechi, riutilizzare. Un’iniziativa promossa dagli istituti cattolici e dall’amministrazione locale del Karnataka. Il vescovo D’Souza spiega che l’iniziativa “si ispira all’invito lanciato da papa Francesco a rendere il mondo la nostra casa comune”. L’iniziativa è cominciata nei giorni scorsi al St. Philomena’s PU College, dove ragazzi e ragazze, politici e religiosi hanno lanciato il programma piantando più di duemila alberi.
Il vescovo sottolinea che “Ampie aree dei distretti di Bellary, Raichur e Koppal sono irrigate dalle dighe dei fiumi Tungabhadra e Krishna. Si tende a utilizzare in modo eccessivo fertilizzanti e pesticidi. Inoltre, la zona è famosa per l’estrazione di minerale di ferro, soprattutto in miniere illegali. Con l’intervento della Corte suprema questo iper-sfruttamento si è fermato, ma ha avuto comunque effetti negativi sulla vita delle persone e sull’ambiente”. Altro grave problema sono i salari molto bassi, spesso inferiore alle 200 rupie (equivalente di 3€). I lavoratori qualificati vengono retribuiti meglio, ma la meccanizzazione dell’agricoltura ha spinto molti di loro a spostarsi nelle grandi città, con gravi conseguenze sulla vita delle loro famiglie e sulla crescita dei loro figli.
Il presule continua a sottolineare che “Donne e bambini possono fare molto per proteggere l’ambiente, e in effetti hanno risultati migliori di altri. Educare all’ecologia deve diventare parte integrante dell’istruzione formale. ‘Verde e pulito’ dovrebbe essere lo stile di vita quotidiano di tutti”. La campagna si impegna a ridurre la quantità di rifiuti e spazzatura, conservare l’acqua, risparmio dell’energia elettrica spegnendo luci ed elettrodomestici non in uso, ridurre al minimo il consumo del cibo-spazzatura. Eliminare l’inquinamento dell’aria e l’inquinamento acustico in occasione delle grandi feste, utilizzare tutte le pagine del quaderno per non sprecare la carta. Salvaguardare laghi, stagni e foreste; piantare ogni anno nuovi alberi; salvare vite e donare gli organi.