Per favore, 'rubateli' alla strada prima che sia la cultura della morte che, 'vendendo loro fumo' e soluzioni magiche, catturi e sfrutti la loro immaginazione. E fatelo non con paternalismo, dall'alto in basso, perchĆ© non ĆØ questo che il Signore ci chiede, ma come padri, come fratelli verso fratelli. Essi sono volto di Cristo per noi e Cristo non arriva dall'alto in basso, ma dal basso verso l'alto”. E' questa l'esortazine che Papa Francesco ha rivolto ai vescovi, che ha incontrato nella chiesa di San Francesco d'Assisi, parlando dei giovani. “Sono molti i giovani che purtroppo sono stati sedotti con risposte immediate che ipotecano la vita”, ha sottolineato il Pontefice, spiegando che questo accade perchĆ© “per costrizione o mancanza di alternative essi si trovano immersi in situazioni fortemente conflittuali e senza rapida soluzione: violenzxa domestica, femminicidio, che piaga vive il nostro continente in questo senso!, bande armate e criminali, traffico di droga, sfruttamento sessuale di minori e non piĆ¹ minori, e cosƬ via; e fa male vedere che, alla base di molte di queste situazioni, c'ĆØ un'esperienza di orfanezza frutto di una cultura e di una societĆ che 'ha rotto gli argini'. Famiglie spesso logorate da un sistema economico che non mette al primo posto le persone e il bene comune e che ha fatto della speculazione il suo 'paradiso' dove continuare a ingrassare non importa a spese di chi. E cosƬ i nostri giovani senza il calore di una casa, senza famiglia, senza comunitĆ , senza appartenenza, sono lasciati in balia del primo truffatore“.Ā
Nessuno ĆØ di serie “b”
Rivolgendosi ai vescovi del Centroamerica, il Papa ha fortemente sottolineato che “il futuro esige che si rispetti il presente riconoscendo la dignitĆ delle culture dei vostri popoli e impegnandosi a valorizzarle. Anche in questo si gioca la dignitĆ : nell'autostima culturale. La vostra gente non ĆØ la 'serie b' della societĆ e di nessuno. Ha una storia ricca che va accettata, apprezzata e incoraggiata“.Ā
I temi dell'incontro con i vescovi
Nel suo discorso Papa Francesco ha toccato diversi temi, come il fenomeno delle migrazioni e ha invitato le Chiese locali a non limitarsi alla “denuncia delle cose, ma a favorire i processi di accoglienza“. Inoltre, il Pontefice ha sottolineato il bisogno di una “Chiesa sempre piĆ¹ libera, una Chiesa che non vuole che la sua forza stia, come diceva monsignor Romero, nell'appoggio dei potenti o della politica”. Queste considerazioni, ha detto ancora ai vescovi, deve spingere a un esame di coscienza su quelle che sono le scelte e prioritĆ nell'uso delle risorse, delle influenze e delle posizioni. “La povertĆ ĆØ madre e muro perchĆ© custodisce il nostro cuore perchĆ© non scivoli in concessioni e compromessi che indeboliscono la libertĆ e la parresia a cui il Signore ci chiama”.Ā
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