In Vaticano Bergoglio battezza 13 bimbi nati ad Amatrice e Accumuli

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Papa Francesco ha battezzato tredici bambini che sono nati ad Amatrice e ad Accumoli dopo il sisma. E’ successo questo pomeriggio alle 17:00, nella Domus Santa Marta, in Vaticano. Un gesto di vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto del centro Italia alle quali Bergoglio ha fatto sentire la sua vicinanza concretamente, mandando uomini della Gendarmeria e dei Vigili del Fuoco nella fase dell’emergenza e poi andando di persona nei luoghi colpiti.

Il vescovo di Rieti, Domenico Pompili, ha ricordato come è nato questo evento: durante la visita del Papa ad Amatrice, il 4 ottobre scorso, una mamma, presentando il suo bimbo al Pontefice, gli aveva chiesto la possibilità di battezzarlo lui stesso. Francesco, accettando la richiesta, ha poi deciso di estenderla anche a quanti sono nati nel frattempo nelle zone terremotate. Lo scorso 5 gennaio, Francesco ha ricevuto un gruppo di terremotati. Nel corso dell’udienza ha insistito sulla necessità di “ricostruire non solo le case ma anche i cuori“. Lo stesso vescovo di Rieti ha accompagnato le famiglie alla cerimonia.

Accogliendole nella cappella, Papa Francesco ha detto: “Questa è la nostra vittoria. E per questo il primo gesto che faremo ai bambini è il segnale della croce i padrini e le madrine”. Una cerimonia raccolta, che non è stata neppure trasmessa in diretta dal Ctv, interrotta dal pianto dei neonati il più piccolo dei quali è venuto alla luce appena cinque giorni fa. Ma questa volta è stato un pianto gioioso, che se non fa dimenticare le lacrime versate per i tanti lutti provocati dal terremoto, sicuramente rappresenta una segnale di speranza e di rinascita per la comunità reatina così profondamente segnata.

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