In Pakistan la Chiesa ospedale da campo

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Tra i servizi offerti, l’ospedale cattolico di Hyderabad è noto in Pakistan perché, nell’ottica cristiana della compassione, offre cure palliative domestiche ai malati di cancro, con terapia di controllo del dolore. Si tratta di una prima esperienza assoluta a livello nazionale e, riferisce l’agenzia missionaria Fides, conferma il nosocomio come istituzione preziosa per il territorio della città della provincia del Sindh e per tutto il Pakistan.

Ospedale all’avanguardia

Un nuovo reparto di Pronto soccorso, attrezzato con tecnologie d’avanguardia, è stato inaugurato al St. Elizabeth’s Hospital di Hyderabad. Struttura sanitaria cattolica gestita dalla diocesi, con 150 posti letto, fondata in Pakistan nel 1958. Padre Robert McCulloch, missionario di San Colombano, per oltre 30 anni ha presieduto il consiglio di amministrazione dell’ospedale. Oggi è procuratore generale della Società di San Colombano. Racconta a Fides: “Sono molto felice per la conclusione di questo nuovo reparto che offrirà cure di emergenza a tutti coloro che ne avranno bisogno. La nuova opera è stata possibile grazie alla collaborazione di tutti, enti pubblici, donatori, missionari, medici. Ringraziamo le istituzioni per il loro aiuto. Quest’opera sarà a beneficio della popolazione di tutte le culture e religioni, senza alcuna discriminazione”. 

Personale pakistano

L’ospedale è un istituto di eccellenza e costituisce un punto di riferimento per la gente di Hyderabad e le zone più povere della provincia del Sindh. Oltre 40mila persone, di ogni cultura, etnia e religione, abitanti nei villaggi della provincia, usufruiscono regolarmente dei servizi sanitari, offerti spesso gratuitamente. Non è solo un ospedale, ma anche una struttura che lavora costantemente per la formazione di infermieri e ostetriche. Fondato nel 1958, senza scopo di lucro, è proprietà della diocesi cattolica di Hyderabad ed è gestito dal Consiglio medico della diocesi. Dal 1975 accoglie personale pakistano specializzato come medici, infermieri, ostetriche.

Paola Anderlucci: