Don Milani testimone della missione della diocesi. La chiesa e la casa canonica di Barbiana nel Mugello, dove operò don Lorenzo Milani (1923-1967), vengono trasferite. Dall’istituto diocesano per il sostentamento del clero di Firenze al patrimonio dell’arcidiocesi. La Chiesa di Firenze istituisce, inoltre, un Comitato diocesano per custodire la memoria del sacerdote. E della sua azione pastorale e civile. A San Donato fondò una scuola popolare serale per i giovani operai e contadini della sua parrocchia. Fu poi cappellano a Calenzano. Quindi passò a Barbiana come priore. Fino alla sua morte.
La testimonianza di don Milani
La Chiesa fiorentina, spiega la diocesi, “sente questo impegno come un dovere verso don Lorenzo Milani”. Il sacerdote ed educatore che Papa Francesco “volle onorare con la visita a Barbiana il 20 giugno 2017“. Occasione in cui il Pontefice ha offerto “un paradigma interpretativo della persona e dell’azione di don Lorenzo”. E “ciò resta per noi vincolante”. Un mandato assegnato al “Comitato diocesano per don Lorenzo Milani’. Che nella sua azione avrà come riferimento i tratti con cui Papa Francesco ne ha delineato la figura e l’esperienza. Nel maggio del 1958 dette alle stampe “Esperienze pastorali“.
Fede totalizzante
Del prete ed educatore, papa Francesco ha richiamato la “passione educativa”. Che ha fatto della scuola uno spazio di autentica umanizzazione e la sua “fede totalizzante”. L’arcidiocesi di Firenze chiede che “a questo impegno contribuiscano quanti in questi anni si sono adoperati. Per mantenere viva l’eredità di don Milani“. Persone (soprattutto i suoi discepoli), gruppi e istituzioni. Tra cui la “Fondazione don Lorenzo Milani” alla quale spetta “continuare il servizio a Barbiana“. In specie per regolare l’accesso ai luoghi. E coordinare l’accompagnamento dei visitatori. Valorizzando il contributo di quanti pensano di poter offrire la loro testimonianza. E il loro servizio alla memoria di don Milani.