La voce degli ultimi

venerdì 27 Dicembre 2024
8.8 C
Città del Vaticano

La voce degli ultimi

venerdì 27 Dicembre 2024

In Cristo, nasciamo uomini nuovi

Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?” chiedono a Gesù i discepoli di Giovanni Battista nel Vangelo di questa domenica.

È una domanda che ci facciamo spesso anche noi, dinanzi ai fatti della nostra vita: “Ci sei tu Signore dietro questo incontro, questo problema, questa novità inaspettata?”. Oppure è tutto un caso? Saper leggere i fatti alla “luce del Signore” ci apre alla Speranza, permette di vivere tutto, anche le cose più difficili, con pace, fiduciosi che Cristo ci accompagna sempre. Come il Battista anche noi stiamo aspettando che Cristo si manifesti nella nostra vita. Lui viene per portare una “luce nuova”; è per questo che tra i simboli dell'Avvento vi sono le candele e i ceri; per questo, entrando nelle nostre Chiese, accendiamo spesso una candela, come segno della venuta di Cristo.

“I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo” è con le opere che Gesù risponde ai discepoli del Battista. Sono le opere infatti che mostrano che abbiamo accolto la luce di Cristo: è Lui la via che ci permette di non vivere più con l'angoscia e la paura del domani, ci consente di smettere di mormorare e di essere maldicenti, di non metterci più delle maschere per sentirci amati. La nascita di Cristo fa nascere uomini nuovi.

Accettare che nella nostra vita entri la luce di Cristo significa accogliere il Suo Amore. È questo amore gratuito che ci dona un'identità nuova: davanti al Signore non abbiamo bisogno di maschere, né di certificati di buona condotta, non solo perché tanto ci conosce meglio di noi, ma perché ci ama sempre e comunque. Questo era l'annuncio di Giovanni Battista che si compie con la venuta di Gesù. Questo l'annuncio che la Chiesa fa oggi a tutti noi: viene la Luce di Cristo, un Dio ti ama così come sei! “Possibile che mi ami quando mi scopro un egoista, un infedele, un bugiardo, un mentitore…?” Sì, possibile. E lo dimostra nascendo come il più povero, da una ragazza povera e sconosciuta, in un posto sporco, abbandonato e freddo: per mostrarci che Lui ci accoglie in tutte le nostre povertà, nelle nostre grotte buie e inospitali, che neppure noi amiamo. E lo fa per donarci la Sua natura d'Amore!

Prepariamo la via nel nostro cuore per accogliere questa nascita. Perché sia un Natale davvero nuovo: vissuto con la gioia con cui si accoglie una bella notizia, l'unica che oggi può riaccendere la Luce nel nostro cuore.

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario