Per la maggior parte dei giovani che hanno popolato con colori e rumori il Circo Massimo oggi, nonostante le temperature tropicali, la giornata di oggi inizia da molto lontano, dai pellegrinaggi partiti giĆ una settimana fa nei luoghi delle rispettive diocesi per l'iniziativa 'Xmillestrade'. Volevano vedere il papa, pregare con lui, ascoltare le sue riflessioni e le sue esortazioni. Sono stati accontentati. Alle 18 e 30 in punto Francesco ha fatto la sua comparsa al Circo Massimo, salutando organizzatori, artisti e tecnici per poi immergersi nel calore della folla sulla papa mobile.
Le domande dei giovani
Francesco ha apprezzato la naturalezza con cui una ragazza salita sul palcoĀ gli haĀ posto unaĀ domandaĀ sui sogni, lasciandosi andare nel raccontare la sua esperienzaĀ personale. A questa giovane, Francesco ha voluto rispondere a braccio: “I sogni dei giovani – ha detto il Santo Padre – sono i piĆ¹ importanti di tutti. Un giovane che non sogna ĆØ anestetizzato. I sogni sono stelle luminose che indicano un cammino diverso per l'umanitĆ . Voi giovani avete nel cuore queste stelle. Voi dovete trasformare i sogni di oggi nelle realtĆ delĀ futuro e per fare ciĆ², serve coraggio”.Ā “I sogni dei giovani – ha continuato Bergoglio – fanno paura agli adulti, forse perchĆØ hanno smesso di rischiare, forse perchĆØ mettono in crisi le loro scelte di vita. Ma voi non lasciatevi rubare i vostri sogni“. Il Santo Padre ha indicato san Francesco come figura d'esempio: un italiano, ventenne, figlio di un grande affarista – cosƬ lo ha definito il papa –Ā che voleva continuare a sognare. “Quel giovane si ĆØ spogliato delle sue vesti – ha detto Bergoglio –Ā ed ĆØ un italiano del tredicesimo secolo cheĀ ha cambiato la storia dell'Italia, san Francesco”.
Preghiera e silenzio
Il tema centrale dell'incontro ĆØ stata poiĀ la strada. Quella percorsa dai 70 mila venuti fin qui da tutta Italia, la strada della fede che il papa li invita a continuare a percorrere..insieme.Ā PerchĆ©, dice il papa citando un proverbio africano, “se vuoi andare veloce corri da solo, se vuoi andare lontano corri insieme”. La folla lo ascolta in silenzio, lo segue nella preghiera, si emoziona con lui per l'esibizione di danza e per la storia di Nicoletta Tinti,una ragazza costretta sulla sedia a rotelle per una lesione al midollo spinale, accompagnata dall'inseparabile amica Silvia Bertoluzza. Poi si raccoglie in silenzio davanti all'icona della Vergine. Francesco scuote i giovani, li esorta ad avere coraggio, a non scegliere sempre la strada piu comoda. Infine, si congeda loro ricordando che GesĆ¹Ā li ama. A Lui bisogna guardare per non rendere tutto vacuo, per far sƬ che la giornata di oggi non sia soltanto una bella occasione di festa ma qualcosa di piĆ¹, capace di andare oltre. Per questo, l'incontro si chiude con la preghiera comunitaria, il Padre Nostro intonato da migliaia di persone.Ā
L'evento
Il centro storico di Roma sin dal mattino si ĆØ trovato invaso di pellegrini provenienti da ogni parte d'Italia. ChiuseĀ via dei Cerchi e viaĀ del Circo Massimo, la macchina organizzativa ha funzionato efficacemente. L'Atac ha potenziato le corse in metropolitana e inviato suoi dipendenti agli ingressi per indicare le giuste direzioni ai pellegrini. I volontari hanno aiutato le persone in difficoltĆ per il troppo caldo e distribuito acqua per tutta la durata dell'evento. Dopo il congedo di Papa Francesco, la serata ĆØ andata avanti con l'intrattenimento affidato alla presentantrice Andrea Delogu. Sul palco si sono alternati cantanti come Mirkoeilcane, Clementino ed Alex Britti. Spazio anche per la comicitĆ con l'artista Saverio Raimondo. Tra i gruppi chiamati a suonare anche laĀ Banda Rulli Frulli, nata da un progetto maturato all'interno della Fondazione Andreoli e che, dopo il sisma del 2012, si ĆØ impegnato a coinvolgere in una scuola musicale i ragazzi dell'area nord della provincia modenese per distrarli dalle paure del terremoto. Papa Francesco li aveva incontrati nella sua visita a Carpi e Mirandola dello scorso anno e li ha voluti anche all'appuntamento di oggi. Sono loro, infatti, a rivelare come l'invito sia arrivato per volontĆ diretta del pontefice.
I numeri di 'Siamo qui!'
Don Ivan Maffeis, sottosegretario della Cei e direttore dellāUfficio nazionale per le comunicazioni sociali, ha fatto il punto sull'evento odierno. Per gli organizzatori, sono stati 70 mila i presenti oggi al Circo Massimo, provenienti da 195 diocesi, accompagnati da 120 vescovi. Don Maffeis ha spiegato che “la giornata di oggi ĆØ il culmine di un cammino iniziato nelle parrocchie, nelle associazioni, neiĀ movimenti durante il quale c'ĆØ stato un processo formativo.” Ā Infatti, il sacerdote ha ricordato come,Ā prima di arrivare a Roma, la maggior parte dei giovani ĆØ stata protagonista di pellegrinaggi nei luoghi significativi della loro terra: “LaĀ generazione dei giovani di oggi – ha spiegato il sottosegretario della Cei – fa fatica a riconoscersi in un'appartenenza, in un'istituzione, fa faticaĀ talvolta a capire il linguaggio della Chiesa.”Ā Dunque, l'iniziativa 'Xmille strade' ĆØ stata pensata proprio per riappropriarsi dei territori, dei luoghi delle vite dei santi perchĆØ, come ha spiegato don Maffei, “viviamo in un Paese fortemente segnato da radici cristiane che rischiano di non essere comprese se non sono rivisitate con il linguaggio di oggi”.