“Le culture femminili tra uguaglianza e differenza” è il tema dell’assemblea plenaria del Pontificio consiglio della cultura che si svolge dal 4 al 7 febbraio. Questa mattina nell’aula Giovanni Paolo II della Sala stampa vaticana, si è tenuta una conferenza stampa di presentazione dell’evento a cui, tra gli altri, sono intervenuti il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, Anna Maria Tarantola, presidente Rai e l’attrice Nancy Brilli.
Il programma prevede quattro sessioni, ciascuna animata da alcune donne che metteranno a fuoco altrettante tematiche: “tra uguaglianza e differenza: alla ricerca di un equilibrio”; “la ‘generatività’ come codice simbolico; “il corpo femminile: tra cultura e biologia; “le donne e la religione: fuga o nuove forme di partecipazione alla vita della Chiesa?”. Il cardinale Ravasi ha spiegato che è allo studio una consulta femminile permanente, all’interno del Pontificio consiglio, che prosegua e ampli il lavoro dell’assemblea. Durante la conferenza stampa si sono affrontati alcuni punti del documento preparatorio della plenaria, in particolare quello in cui la chirurgia estetica viene definita “un burqa di carne” e quello in cui si osserva che il tema del sacerdozio delle donne non interessa un numero molto ampio di donne nella Chiesa.
“E’ stato un anno molto particolare – ha raccontato Nancy Brilli – in cui ho incontrato Papa Francesco, ho avuto un incontro molto profondo e particolare, che mi ha fatto risceglierle la mia religione”. Riguardo al “nuovo burqa” l’attrice ha spiegato che “le donne cercano spesso di omologarsi per sentirsi accettate”. “Se uno altera la fisionomia in cui non si trova ed è infelice, e dopo la chirurgia sta meglio – ha poi aggiunto – non capisco dove sta il danno”.