Le Conferenza nazionale enti servizio civile (Cnesc) raggruppa alcuni dei principali enti accreditati. Cnesc esprime alle istituzioni “preoccupazione” per alcuni provvedimenti. E cioè il sistema di valutazione dei programmi e dei progetti. Ciò, secondo Cnesc, depotenzia “le chiavi di lettura sistemiche che reti regionali e nazionali sono in grado di mettere a disposizione“. E si ferma “al solo impatto nei micro territori”.
Allarme di Cnesc
Cnesc richiama l’attenzione del governo sull'”offerta attuale di posizioni di servizio civile“. Perché “queste maxi concentrazioni fortemente localizzate somigliano a forme di ammortizzatori sociali o politiche del consenso. Piuttosto che ad esperienze di impegno civico di qualità, finalizzate alla difesa nonviolenta della patria”.
Emendamento trasversale
Sono focalizzate sul bene comune le istanze della Conferenza nazionale enti servizio civile. Per esempio la sperimentazione del Servizio Civile Digitale rapprresenta un “risultato molto positivo” per il Cnesc. Con la conferma dello stanziamento annuale di 300 milioni di euro per il fondo del Servizio civile universale (Scu) nel 2021 e 2022. “E’ uno stanziamento deliberato dal governo. Anche se, con l’emendamento trasversale presentato in Parlamento, avevamo sperato in un passo ulteriore– sottolinea la Conferenza nazionale enti servizio civile-. Tiene comunque aperta la partita l’ ordine del giorno. Impegna l’esecutivo alla stabilizzazione del contingente ad almeno 50 mila posizioni annue“.