“Cristiani ed ebrei vivono a Roma, insieme, da quasi duemila anni, sebbene le loro relazioni nel corso della storia non siano state prive di tensioni. I cristiani, tutti i cristiani, hanno radici ebraiche”. E’ quanto ha detto Papa Francesco parlando di fronte alla delegazione dell’international Council of Christian and Jews, un’associazione che si occupa di promulgare la comunicazione e la vicinanza tra ebrei e cristiani, che hanno partecipato al convegno “The 50th Anniversary of NostraAetate: The Past, Present and Future of the Christians-Jews Relationship”.
Un appuntamento per celebrare la dichiarazione ‘Nostra aetate’ sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane. Il Santo Padre ha ricordato che “un vero dialogo fraterno” si è sviluppato a partire dal Concilio Vaticano II, proprio dopo la promulgazione di ‘Nostra aetate’ che, ha spiegato Francesco, “rappresenta il ‘sì definitivo alle radici ebraiche del cristianesimo, e il ‘no’ irrevocabile all’antisemitismo”. “La nostra umana frammentarietà, la nostra diffidenza e il nostro orgoglio – ha aggiunto il Papa – sono stati superati grazie allo Spirito di Dio onnipotente, così che tra noi sono andate crescendo sempre più la fiducia e la fratellanza. Non siamo più estranei, ma amici e fratelli”.