La famiglia è “il luogo propizio per l’apprendimento e la pratica della cultura del perdono, della pace e della riconciliazione”. Sono le parole di Papa Francesco nel discorso consegnato ai vescovi di Namibia e Lesotho, ricevuti oggi in Vaticano in occasione della visita ad Limina. Il Pontefice ha invitato i presuli a non dimenticare ma i più bisognosi nei piani pastorali ricordando che “quando la vita interiore si chiude nei propri interessi non vi è più spazio per gli altri, non entrano più i poveri”. Pertanto è necessario “superare l’egoismo nella vita privata e pubblica”. Ha poi rivolto l’attenzione sull’“emergenza famiglia” pensando alle tante realtà familiari cristiane “divise a causa del lavoro lontano da casa o per la separazione o il divorzio”.
In tal senso è importante promuovere “una sana vita familiare di fronte a opinioni distorte che emergono nella società contemporanea”. “Da famiglie sane – ha continuato – verranno numerose vocazioni sacerdotali, famiglie dove gli uomini hanno imparato ad amare in quanto sono stati incondizionatamente amati”. Secondo il successore di Pietro è fondamentale rilanciare il laicato cattolico, il cui ruolo è “sempre più indispensabile”. I fedeli laici, ha spiegato, possono essere i “protagonisti di una società africana rinnovata” e di una Chiesa chiamata a portare ovunque “la misericordia risanante di Cristo”. In questo modo, ha concluso, vogliamo semplicemente indicare “la fonte dell’autentica realizzazione personale”, ossia “il cammino verso la nostra più profonda felicità”.