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Il pellegrinaggio ecumenico di Francesco

In tutto il viaggio apostolico in Romania saranno otto gli interventi del Papa: tre discorsi, tre omelie e due saluti, tutti in italiano. Sei tappe (Bucarest, Bacau, Sumuleu-Ciuc, Iasi, Sibiu, Blaj) in tre giorni. A meno di una settimana dalle elezioni europee, il 30Ā° viaggio apostolico di Francesco (da venerdƬ a domenica) ĆØ destinato a lasciare una traccia indelebile nel secolare dialogo ecumenico. Il Papa si definisce ā€œpellegrino in Romania per camminare insieme ai fratelli ortodossi e cattoliciā€Ā nel solco della storica visita compiuta da San Giovanni Paolo II nel 1999, il primo viaggio di un papa in un Paese a maggioranza ortodossa (80% di ortodossi, 7% di cattolici) , limitato perĆ² soltanto alla cittĆ  di Bucarest. Francesco pregherĆ  nel Santuario mariano di Sumuleu-Ciuc, beatificherĆ  sette vescovi martiri greco-cattolici sotto il regime comunista e incontrerĆ  duemila rom transilvani.

Lā€™incontro nel quartiere rom

Un momento particolarmente significativo della visita sarĆ  proprio lā€™incontro con la comunitĆ  rom domenica pomeriggio a Blaj.Ā ā€œPer molti di noi, quella dei rom ĆØ una questione marginale, rimossa e relegata nel subconscio, con la scusa che si tratta di un problema transitorio che, bene o male, un giorno si risolverĆ . Ci accorgiamo perĆ² che il nostro atteggiamento nei confronti dei rom tante volte ha a che fare con la nostra memoria, con pregiudizi atavici e con una vera domanda di giustizia sociale”, osserva CiviltĆ  Cattolica a proposito della situazione dei rom in Romania.Ā ā€œEā€™ un viaggio a forte carattere ecumenico- spiega il portavoce vaticano, Alessandro Gisotti-. Il Papa vuole visitare tutte le zone principali del Paese: Polacchia, Moldavia e Transilvaniaā€. Notevole ĆØ il peso della dimensione multietnica e dei tanti rumeni emigrati negli altri Paesi europei. Un viaggio dal forte accento mariano da una parte (il 31 maggio ĆØ la festa della Visitazione della beata Vergine Maria) e sinodale dallā€™altra, come dimostra il motto del viaggio: ā€œCamminiamo insiemeā€. Nel primo giorno di viaggio il Papa incontra la mattina il presidente, il primo ministro e il corpo diplomatico, il pomeriggio, privatamente,Ā  il patriarca Daniel nel palazzo del Patriarcato e poi il Sinodo permanente della Chiesa ortodossa. A seguire, la preghiera del Padre Nostro recitata nella nuova cattedrale ortodossa e la messa nella cattedrale cattolica di San Giuseppe. Il Papa reciterĆ  il Padre Nostro in latino e il Patriarca Daniel, successivamente in rumeno. A concludere la prima giornata della visita il ritorno in nunziatura e lā€™incontro del Papa con i 24 gesuitiĀ  presenti in Romania.

Nel sogno di Maria

In Romania il culto mariano ĆØ particolarmente sentito, tanto che la stessa nazione ĆØ soprannominata ā€œIl giardino della madre di Dioā€. Sabato ĆØ in programma la messa di Francesco nel santuario mariano di Sumuleu-Ciuc, nella regione della Transilvania. Una chiesa mariana allā€™interno di un monastero francescano. Non ĆØ prevista la presenza del primo ministro ungherese Viktor Orban. Ci sarĆ , invece,Ā il presidente ungherese Janos Ader, maĀ non ĆØ previsto il baciamano perchĆ© Ader sarĆ  lƬ in qualitĆ  come fedele. Alla fine della messa, come ĆØ tradizione nei santuari mariani, viene consegnata dal Pontefice una Rosa dā€™Oro alla Madonna. Poi il pranzo con i vescovi e il trasferimento in elicottero allā€™aeroporto di Iasi, per la visita privata alla cattedrale di Santa Maria Regina e lā€™incontro mariano con la gioventĆ¹ e con le famiglie nel piazzale antistante il Palazzo della Cultura. Prevista anche la presenta di una delegazione della Chiesa ortodossa. Alle 19 la partenza in aereo per Bucarest. La terza e ultima giornata del viaggio apostolico saranno scandite dalla Divina Liturgia per la beatificazione dei 7 vescovi greco-cattolici martiri nel Campo della LibertĆ , a Blaj e dallā€™incontro con la comunitĆ  rom. La Divina Liturgia sarĆ  presieduta dal Papa,Ā  che terrĆ  anche lā€™omelia,Ā  ma verrĆ  celebrata dal cardinale Lucian Muresar, arcivescovo di rito greco-cattolico. In questo luogo il regime comunista, nel 1948, chiese ai cattolici di unirsi alla Chiesa ortodossa: molti non accettarono e furono perseguitati e martirizzati. Lā€™incontro con la comunitĆ  Rom di Blaj avviene in un quartiere, non in un campo. Qui, infatti, la maggioranza della popolazione ĆØ di etnia rom, integrata nel tessuto della cittĆ  di Blaj. ā€œLa parrocchia dove il Papa incontra le famiglie rom ĆØ stata inaugurata due settimane fa e ha visto la benedizione della prima pietra solo nel 2017, da parte del cardinale argentino Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali – spiega Gisostti -. ƈ una piccola chiesa, che puĆ² ospitare dentro circa 60-100 persone, mentre fuori un numero piĆ¹ grande. SarĆ  un incontro particolarmente raccoltoā€. Il Papa porterĆ  il suo saluto alla comunitĆ  rom, prima di trasferirsi in elicottero allā€™aeroporto di Sibiu, per la cerimonia di congedo, in programma alle 17.20, poi la partenza dellā€™aereo papale per Ciampino.

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