Il Papa: “Urge ripristinare il dialogo tra israeliani e palestinesi”

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E'urgente, ora più che mai, “la necessità di una ripresa del dialogo tra israeliani e palestinesi per una soluzione negoziata, finalizzata alla pacifica coesistenza di due Stati all’interno dei confini tra loro concordati e internazionalmente riconosciuti, nel pieno rispetto della natura peculiare di Gerusalemme, il cui significato va oltre ogni considerazione circa le questioni territoriali”. E' quanto scrive Papa Francesco nel messaggio indirizzato al Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al Tayyib, consegnato dal nunzio apostolico in Egitto, mons. Bruno Musarò, e letto in arabo da mons. Yoannis Gaid, segretario personale del Pontefice, ai partecipanti alla “Conferenza internazionale a sostegno di Gerusalemme” promossa dall'Università sunnita del Cairo.

Appello allo Statu Quo

Come riporta il Sir, all'evento era stato invitato anche il Santo Padre, impegnato nel Viaggio Apostolico in Cile e Perù. Tuttavia, il Papa assicura “fin d’ora – si legge nel testo – che non mancherò di continuare a invocare Dio per la causa della pace, di una pace vera, reale. In particolare, elevo accorate preghiere affinché i responsabili delle Nazioni, le autorità civili e religiose ovunque si impegnino a scongiurare nuove spirali di tensioni e a sostenere ogni sforzo per far prevalere la concordia, la giustizia e la sicurezza per le popolazioni di quella Terra benedetta che tanto ho a cuore”. “Solo uno speciale statuto – conclude – anch’esso internazionalmente garantito, potrà preservare l’identità, la vocazione unica di luogo di pace alla quale richiamano i Luoghi sacri, e il suo valore universale, permettendo un futuro di riconciliazione e di speranza per l’intera regione. È questa la sola aspirazione di chi si professa autenticamente credente e non si stanca di implorare con la preghiera un avvenire di fraternità per tutti”.

Una conferenza programmata

Annunciata già lo scorso luglio, dopo tensioni e violenze esplose intorno alla Spianata delle Moschee e ai Luoghi Santi musulmani, la Conferenza si sarebbe dovuta tenere già nel settembre del 2017. Dopo il rinvio, la decisione dell'Amministrazione Usa di riconoscere Gerusalemme come Capitale di Israele ha riportato la Città Santa al centro di tensioni locali e internazionali, contribuendo a aumentare l'interesse intorno alla Conferenza promossa da Al Azhar. Come riporta l'Agenzia FIdes, all'iniziativa, organizzata in collaborazione con il Consiglio musulmano degli Anziani (organismo di vertice dell'istituzione accademica sunnita) sono stati invitati studiosi, politici e rappresentanti musulmani e cristiani. Sheikh Ahmed al Tayyib, Grande Imam di Al Azhar, già a dicembre si era confrontato con esperti e consulenti con l'intento di fornire alla Conferenza un'impronta fortemente critica nei confronti delle scelte politiche operate dall'Amministrazione di Donald Trump su Gerusalemme.

Antonio Di Mola: