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IL PAPA TORNA DAL MESSICO, IL TESTO INTEGRALE DEL SUO DISCORSO IN AEREO

Sull’aereo papale che dal Messico ha riportato a Roma Papa Francesco, il Pontefice risponde alle domande dei vaticanisti parlandoĀ a tutto campo sulle questioni che attanagliano la societĆ : dal sogno di un viaggio in cina, alla legge sulle unioni civili, dall’incontro con il patriarca Kirill, ai casi in cui laĀ contraccezione potrebbe essere tollerata, fino aĀ Trump che accusa di non essere cristiano perchĆ© vuole erigere muri e non ponti.

A introdurre il dialogo con i giornalisti ĆØ Padre Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede e portavoce vaticano: “Santo Padre, grazie per essere qui, come al termine di ogni viaggio, per la conversazione di sintesi, un grande sguardo sul viaggio avvenuto, e la Sua disponibilitĆ  a rispondere a tante domande della nostra comunitĆ  internazionale. Cominciamo con i colleghi del Messico, naturalmente. La prima persona che ci fa una domanda ĆØ Maria Eugenia Jimenez CalĆ­z di “Milenio”, che ĆØ un importante giornale messicano.

Unioni Civili e Famiglia

Carlo Marroni: “Santo Padre, la mia domanda ĆØ sulla famiglia, tema che Lei ha affrontato in questo viaggio. Nel Parlamento italiano ĆØ in discussione la legge sulle unioni civili, tema che sta portando a forti scontri in politica, ma anche a un forte dibattito nella societĆ  e fra i cattolici. In particolare, volevo sapere il Suo pensiero sul tema delle adozioni da parte delle unioni civili, e quindi sui diritti dei bambini e dei figli in generale. Grazie”.

Papa Francesco: “Prima di tutto, io non so come stanno le cose nel Parlamento italiano. Il Papa non si immischia nella politica italiana. Nella prima riunione che ho avuto con i Vescovi [italiani], nel maggio2013, una delle tre cose che ho detto: ‘Con il governo italiano, arrangiatevi voi’. PerchĆ© il Papa ĆØ per tutti, e non puĆ² mettersi nella politica concreta, interna di un Paese: questo non ĆØ il ruolo del Papa. E quello che penso io ĆØ quello che pensa la Chiesa, e che ha detto in tante occasioni. PerchĆ© questo non ĆØ il primo Paese che fa questa esperienza: sono tanti. Io penso quello che la Chiesa sempre ha detto”.

Anne Thompson: “Santo Padre, Lei ha parlato molto di famiglie e dellā€™Anno della Misericordia, in questo viaggio. Alcuni si chiedono, come una Chiesa che sostiene di essere ‘misericordiosa’ possa perdonare piĆ¹ facilmente un assassino piuttosto di chi divorzia e si risposa”.

Papa Francesco: “Mi piace la domanda! Sulla famiglia, hanno parlato due Sinodi e il Papa ha parlato tutto lā€™anno nelle catechesi del mercoledƬ. E la domanda ĆØ vera, mi piace, perchĆ© Lei lā€™ha fatta plasticamente bene. Nel documento post-sinodale che uscirĆ  ā€“ forse prima di Pasqua ā€“, in uno dei capitoli ā€“ perchĆ© ne ha tanti ā€“ si riprende tutto quello che il Sinodo ha detto sui conflitti o sulle famiglie ferite, e la pastorale delle famiglie feriteā€¦ Eā€™ una delle preoccupazioni. Come un’altra ĆØ la preparazione per il matrimonio. Lei pensi che per diventare prete ci sono otto anni di studio, di preparazione, e poi, dopo un certo tempo, se non ce la fai, chiedi la dispensa e te ne vai, ed ĆØ tutto a posto. Invece, per fare un Sacramento che ĆØ per tutta la vita, tre-quattro conferenzeā€¦ La preparazione al matrimonio ĆØ molto, molto importante, perchĆ© credo che sia una cosa che la Chiesa, nella pastorale comune ā€“ almeno nel mio Paese, in Sudamerica ā€“ non ha valutato tanto. Per esempio ā€“ adesso non tanto, ma alcuni anni fa ā€“ nella mia Patria, cā€™era lā€™abitudine diā€¦ si chiamava ‘casamiento de apuro’: sposarsi di fretta perchĆ© viene il bambino. E per coprire socialmente lā€™onore della famigliaā€¦ LƬ, non erano liberi, e tante volte questi matrimoni sono nulli. E io, come vescovo, ho proibito di fare questo ai sacerdoti, quando cā€™era questoā€¦ Che venga il bambino, che continuino da fidanzati, e quando si sentono di farlo per tutta la vita, che vadano avanti. Ma cā€™ĆØ una carenza [nella preparazione] al matrimonio. Poi, un altro capitolo molto interessante: lā€™educazione dei figli. Le vittime dei problemi della famiglia sono i figli. Ma sono anche vittime dei problemi della famiglia che nĆ© il marito nĆ© la moglie vogliono: per esempio, il bisogno di lavoro. Quando il papĆ  non ha tempo libero per parlare con i figli, quando la mamma non ha tempo libero per parlare con i figliā€¦ Quando io confesso una coppia che ha figli, dei coniugi, dico: ‘Quanti figli ha?’. E alcuni si spaventano perchĆ© dicono: ‘Il prete mi domanderĆ  perchĆ© non ne ho di piĆ¹ā€¦’. E io dico: ‘Le farĆ² una seconda domanda: lei gioca con i suoi figli?’; e la maggioranza ā€“ quasi tutti! ā€“ dicono: ‘Ma, padre, non ho tempo: lavoro tutta la giornata’. E i figli sono vittime di un problema sociale che ferisce la famiglia. Eā€™ un problemaā€¦ Mi piace, la sua domanda. E una terza cosa interessante, nellā€™incontro con le famiglie, a Tuxtla ā€“ cā€™era una coppia di ri-sposati in seconda unione, integrati nella pastorale della Chiesa; e la parola-chiave che ha usato il Sinodo ā€“ e io la riprenderĆ² ā€“ ĆØ ‘integrare’ nella vita della Chiesa le famiglie ferite, le famiglie di risposati, e tutto questo. Ma non dimenticare i bambini al centro! Sono le prime vittime, sia delle ferite sia delle condizioni di povertĆ , di lavoro, di tutto questo”.

Anne Thompson: “Significa che potranno fare la comunione?”

Papa Francesco: “Questa ĆØ una cosaā€¦ ĆØ il punto di arrivo. Integrare nella Chiesa non significa ‘fare la comunione’; perchĆ© io conosco cattolici risposati che vanno in chiesa una volta lā€™anno, due volte: ‘Ma, io voglio fare la comunione!’, come se la comunione fosse unā€™onorificenza. Eā€™ un lavoro di integrazioneā€¦ tutte le porte sono aperte. Ma non si puĆ² dire: da ora in poi ‘possono fare la comunione’. Questo sarebbe una ferita anche ai coniugi, alla coppia, perchĆ© non farĆ  compiere loro quella strada di integrazione. E questi due erano felici! E hanno usato unā€™espressione molto bella: ‘Noi non facciamo la comunione eucaristica, ma facciamo comunione nella visita allā€™ospedale, in questo servizio, in quelloā€¦ā€. La loro integrazione ĆØ rimasta lƬ. Se cā€™ĆØ qualcosa di piĆ¹, il Signore lo dirĆ  a loro, maā€¦ ĆØ un cammino, ĆØ una strada”.

Franca Giansoldati:Ā “Sullā€™argomento della legge che sta per essere votata al Parlamento italiano: ĆØ una legge che in qualche modo riguarda anche altri Stati, perchĆ© altri Stati hanno allā€™attenzione leggi che riguardano unioni fra persone dello stesso sesso. Cā€™ĆØ un documento della Congregazione della Dottrina della Fede, che risale al 2003, che dedica unā€™ampia attenzione a questo, e in piĆ¹ dedica un capitolo al comportamento che devono tenere i parlamentari cattolici in Parlamento davanti a queste leggi, e si dice espressamente che i parlamentari cattolici non devono votare queste leggi. Visto che cā€™ĆØ molta confusione su questo, Le volevo chiedere innanzitutto se questo documento del 2003 ha ancora un valore, e effettivamente, quale comportamento un parlamentare cattolico deve tenere?”

Papa Francesco: “Non ricordo bene quel documento del 2003 della Congregazione per la Dottrina della Fede. Ma un parlamentare cattolico deve votare secondo la propria coscienza ben formata: questo, direi soltanto questo. Credo che sia sufficiente. E dico ‘ben formata’, perchĆ© non ĆØ la coscienza del ‘quello che mi pare’. Io mi ricordo quando ĆØ stato votato il matrimonio delle persone dello stesso sesso a Buenos Aires, che cā€™era un pareggio di voti, e alla fine uno ha detto allā€™altro: ‘Ma tu vedi chiaro?’ ā€“ ‘No’ ā€“ ‘Neppure io’ ā€“ ‘Andiamocene’ ā€“ ‘Se ce ne andiamo, non raggiungiamo il quorum’. E lā€™altro ha detto: ‘Ma se raggiungiamo il quorum, diamo il voto a Kirchner!’, e lā€™altro: ‘Preferisco darlo a Kirchner e non a Bergoglio!’ ā€¦ e avanti. Questa non ĆØ coscienza ben formata! E sulle persone dello stesso sesso, ripeto quello che ho detto nel viaggio di ritorno da Rio de Janeiro e che ĆØ nel Catechismo della Chiesa Cattolica.

Contraccezione e Aborto

Paloma Garcia Ovejero: “Santo Padre, da qualche settimana cā€™ĆØ molta preoccupazione in parecchi Paesi latinoamericani, ma anche in Europa, per il virus ‘Zika’. Il rischio piĆ¹ grande sarebbe per le donne in gravidanza: cā€™ĆØ angoscia. Alcune autoritĆ  hanno proposto lā€™aborto, oppure di evitare la gravidanza. In questo caso, la Chiesa puĆ² prendere in considerazione il concetto di ‘male minore’?”

Papa Francesco: “Lā€™aborto non ĆØ un ‘male minore’. Eā€™ un crimine. Eā€™ fare fuori uno per salvare un altro. Eā€™ quello che fa la mafia. Eā€™ un crimine, ĆØ un male assoluto. Riguardo al ‘male minore’: evitare la gravidanza ĆØ un caso ā€“ parliamo in termini di conflitto tra il quinto e il sesto comandamento. Paolo VI – il grande! – in una situazione difficile, in Africa, ha permesso alle suore di usare gli anticoncezionali per i casi di violenza. Non bisogna confondere il male di evitare la gravidanza, da solo, con lā€™aborto. Lā€™aborto non ĆØ un problema teologico: ĆØ un problema umano, ĆØ un problema medico. Si uccide una persona per salvarne un’altra ā€“ nel migliore dei casi ā€“ o per passarsela bene. Eā€™ contro il Giuramento di Ippocrate che i medici devono fare. Eā€™ un male in sĆ© stesso, ma non ĆØ un male religioso, allā€™inizio, no, ĆØ un male umano. Ed evidentemente, siccome ĆØ un male umano ā€“ come ogni uccisione ā€“ ĆØ condannato. Invece, evitare la gravidanza non ĆØ un male assoluto, e in certi casi, come in quello che ho menzionato del Beato Paolo VI, era chiaro. Inoltre, io esorterei i medici che facciano di tutto per trovare i vaccini contro queste due zanzare che portano questo male: su questo si deve lavorareā€¦ Grazie.

Immigrazione

Phil Pullella: “Buona sera, SantitĆ . Lei oggi ha parlato molto eloquentemente dei problemi degli immigrati. Dallā€™altra parte della frontiera, comunque, cā€™ĆØ una campagna elettorale abbastanza dura. Uno dei candidati alla Casa Bianca, il repubblicano Donald Trump, in unā€™intervista recentemente ha detto che Lei ĆØ un uomo politico e addirittura ha detto che forse Lei ĆØ anche una pedina, uno strumento del governo messicano per la politica di immigrazione. Lui ha dichiarato che, se eletto, vuole costruire 2.500 km di muro lungo la frontiera; vuole deportare 11 milioni di immigrati illegali, separando cosƬ le famiglie, eccetera. Allora, vorrei chiedere prima di tutto che cosa pensa di queste accuse contro di Lei e se un cattolico americano puĆ² votare per una persona del genere”.

Papa Francesco: “Ma, grazie a Dio che ha detto che io sono politico, perchĆ© Aristotele definisce la persona umana come animal politicus: almeno sono persona umana! E che sono una pedinaā€¦ mah, forse, non soā€¦ lo lascio al giudizio vostro, della genteā€¦ E poi, una persona che pensa soltanto a fare muri, sia dove sia, e non a fare ponti, non ĆØ cristiana. Questo non ĆØ nel Vangelo. Poi, quello che mi diceva, cosa consiglierei, votare o non votare: non mi immischio. Soltanto dico: se dice queste cose, questā€™uomo non ĆØ cristiano. Bisogna vedere se lui ha detto queste cose. E per questo do il beneficio del dubbio.

Viaggio in Messico, Pedofilia e Desaparecido

Maria Eugenia Jimenez Caliz: “Santo Padre, in Messico ci sono migliaia di desaparecidos, perĆ² il caso dei 43 di Ayotzinapa ĆØ un caso emblematico. Vorrei chiederLe perchĆ© non ha incontrato i loro familiari, ed anche un messaggio per i familiari delle migliaia di desaparecidos”

Papa Francesco: “In realtĆ , se Lei legge i messaggi, ci sono riferimenti continui agli assassinati, alle morti, alla vita presa da tutte queste bande del narcotraffico, dei trafficanti di esseri umani. CioĆØ che di questi problemi ho parlato come di una delle piaghe di cui sta soffrendo il Messico. Cā€™ĆØ stato qualche tentativo di ricevere delle persone; ed erano tanti gruppi, anche opposti tra di loro, con lotte interne. Allora io ho preferito dire che nella Messa li avrei visti tutti, nella Messa di Juarez se preferivano, o in unā€™altra, ma ero aperto a questa disponibilitĆ . Era praticamente impossibile ricevere tutti i gruppi, che, dā€™altra parte, erano anche opposti tra di loro. Eā€™ una situazione difficile da capire, per me, chiaramente, che sono straniero. Ma credo che pure la societĆ  messicana sia vittima di tutto questo: dei crimini, di questo far sparire la gente, scartare la gente. Ne ho parlato nei discorsi in cui ho potuto, e Lei lo puĆ² constatare. Eā€™ un dolore che mi porto molto grande, perchĆ© questo popolo non merita un dramma come questo”.

Javier Solorzano Zinser: “Molte Grazie. Papa Francesco, molte grazie. Il tema della pedofilia, come sa, in Messico ha radici molto pericolose, molto dolorose. Il caso di padre Maciel ha lasciato forti segni, soprattutto nelle vittime. Le vittime continuano a sentirsi non protette dalla Chiesa; molti di loro continuano ad essere uomini di fede, e alcuni addirittura hanno seguito il sacerdozio. Le domando cosa pensa di questo tema, se in qualche momento ha pensato di incontrare le vittime e, in generale, questa idea che ai sacerdoti, quando arrivano ad essere scoperti per un caso di questa natura, quello che si fa ĆØ cambiare loro la parrocchia e niente piĆ¹. Come vede questo tema? E molte grazie”.

Papa Francesco: “Bene, comincio dal secondo. Un vescovo che cambia la parrocchia ad un sacerdote, quando si verifica un caso di pedofilia, ĆØ un incosciente, e la cosa migliore che possa fare ĆØ presentare la rinuncia. Chiaro? Secondo, andando indietro, caso Maciel. E qui mi permetto di rendere un omaggio allā€™uomo che ha lottato in un momento in cui non aveva forza per imporsi, finchĆ© ĆØ riuscito ad imporsi: Ratzinger. Il Cardinale Ratzinger ā€“ un applauso per lui! ā€“ ĆØ un uomo che ha avuto tutta la documentazione. Quando era Prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede ha avuto tutto nelle sue mani, ha fatto le indagini e ĆØ andato avanti, avanti, avantiā€¦ ma non ĆØ potuto andare piĆ¹ in lĆ  nellā€™esecuzione. Ma se voi ricordate, dieci giorni prima che morisse san Giovanni Paolo II, quella Via Crucis del VenerdƬ Santo, disse a tutta la Chiesa che bisognava pulire le ā€œsporcizieā€ della Chiesa. E nella Messa Pro Eligendo Pontifice ā€“ non ĆØ uno sciocco, lui sapeva di essere un candidato ā€“ non gli importĆ² di mascherare la suo posizione, disse esattamente la stessa cosa. Vale a dire, ĆØ stato lā€™uomo coraggioso che ha aiutato tanti ad aprire questa porta. CosƬ che voglio ricordarvelo, perchĆ© a volte ci dimentichiamo di questi lavori nascosti che sono stati quelli che hanno preparato le basi per scoperchiare la pentola. Terzo, stiamo lavorando abbastanza. Con il Cardinale Segretario di Stato, parlando, ed anche con il gruppo dei nuovi Cardinali consiglieri, dopo aver ascoltato, ho deciso di nominare un terzo Segretario aggiunto alla Congregazione per la Dottrina della Fede, che si occupi solamente di questi casi, perchĆ© la Congregazione non puĆ² farcela con tutto quello che ha da fare, e dunque uno che sappia gestire questo. Inoltre, ĆØ stato costituito il Tribunale dā€™Appello, presieduto da Mons. Scicluna, che si sta occupando dei casi di seconda istanza, quando si fa ricorso; la prima istanza, infatti, la esamina la ā€œferia quartaā€ ā€“ come la chiamiamo, perchĆ© si riunisce il mercoledƬ ā€“ della Congregazione per la Dottrina della Fede. Quando cā€™ĆØ il ricorso si torna alla prima istanza, e questo non ĆØ giusto. Quindi, il secondo ricorso, giĆ  con un profilo legale, con lā€˜avvocato difensore. PerĆ² bisogna appurare perchĆ© siamo abbastanza in ritardo nei casi, perchĆ© si presentano casi. Terzo, unā€™altra realtĆ  che sta lavorando molto bene ĆØ la Commissione per la tutela dei minori. Non ĆØ strettamente riservata ai casi di pedofilia, ma di tutela dei minori. In quella sede mi sono incontrato per una mattina intera con sei di loro ā€“ due tedeschi, due irlandesi e due inglesi ā€“ uomini e donne, abusati, vittime. E mi sono incontrato con le vittime anche a Filadelfia. Anche lƬ una mattina ho avuto un incontro con le vittime. Insomma, si sta lavorando. PerĆ² io ringrazio Dio che si sia scoperchiata questa pentola, e bisogna continuare a scoperchiarla, e prendere coscienza. E, infine, voglio dire che ĆØ una mostruositĆ , perchĆ© un sacerdote viene consacrato per portare un bambino a Dio, e lƬ se lo ā€œmangiaā€ in un sacrificio diabolico, lo distrugge. Poi, per quanto riguarda Maciel, tornando alla Congregazione, ĆØ stato fatto tutto un intervento, e oggi la Congregazione, il governo della Congregazione ĆØ semi-commissariato, ossia, il Superiore generale ĆØ eletto dal Consiglio, dal Capitolo Generale, perĆ² il Vicario lo elegge il Papa. Due consiglieri generali sono eletti dal Capitolo Generale e altri due li elegge il Papa, in modo tale che li aiutiamo a revisionare dei vecchi conti”.

Javier MartĆ­nez Brocal: “Santo Padre, grazie tante per questo viaggio in Messico: ĆØ stato un onore accompagnarLa e vedere quello che abbiamo visto. Ancora non siamo tornati a Roma e giĆ  stiamo pensando a futuri viaggi, a fare le valige di nuovo. Santo Padre, quando andrĆ  in Argentina, dove La aspettano da tanto tempo? E poi quando tornerĆ  in America Latina o in Cina?ā€¦ Poi, una battuta: Lei, durante questo viaggio, ci ha parlato tante volte di ‘sognare’: Lei, cosa sogna? E soprattutto, qual ĆØ il Suo incubo?”

Papa Francesco: “La Cinaā€¦ andare lĆ : mi piacerebbe tanto!Ā Voglio dire una cosa, una cosa giusta, sul popolo messicano. Eā€™ un popolo di una ricchezza, di una ricchezza tanto grande, ĆØ un popolo che sorprendeā€¦ Ha una cultura, una cultura millenariaā€¦ Voi sapete che oggi, in Messico si parlano 65 lingue, contando gli indigeni? 65! Eā€™ un popolo di una grande fede, anche ha sofferto persecuzioni religiose, ci sono martiri ā€“ adesso ne canonizzerĆ² due o tre ā€“ Eā€™ un popoloā€¦ non lo si puĆ² spiegare. E un popolo non lo si puĆ² spiegare semplicemente perchĆ© la parola ā€œpopoloā€ non ĆØ una categoria logica, ĆØ una categoria mistica. E il popolo messicano non lo si puĆ² spiegare, questa ricchezza, questa storia, questa gioia, questa capacitĆ  di festa, e queste tragedie delle quali voi avete domandato. Io non posso dire unā€™altra cosa, che questa unitĆ , anche che questo popolo sia riuscito a non fallire, a non finire con tante guerre, e cose che succedono adessoā€¦ LƬ, a Ciudad JuĆ”rez, cā€™era un patto di 12 ore di pace per la mia visita: dopo continueranno a lottare tra loro, i trafficantiā€¦ Un popolo che ha ancora questa vitalitĆ , si spiega solamente per Guadalupe. E io vi invito a studiare seriamente il fatto Guadalupe. La Madonna ĆØ lƬ. Io non trovo unā€™altra spiegazione. E sarebbe bello che voi, come giornalistiā€¦ Ci sono alcuni libri buoni che spiegano, spiegano anche il dipinto, comā€™ĆØ, cosa significaā€¦ E cosƬ si potrĆ  capire un poā€™ questo popolo tanto grande, tanto bello”.

Caroline Pigozzi: “Santo Padre, buona sera. Due cose. Volevo sapere cosa Lei ha chiesto poi alla Vergine di Guadalupe, perchĆ© ĆØ rimasto molto tempo nella chiesa a pregare la Vergine di Guadalupe. Poi, la seconda cosa, se Lei sogna in italiano o in spagnolo?”

Papa Francesco: “SƬ, dirĆ² che sogno in esperantoā€¦ Non so come rispondere a questo, davvero. Alcune volte sƬ, ricordo, qualche sogno in altra lingua, ma sognare in lingue no, con figure, sƬ. La mia psicologia ĆØ cosƬ. Con parole sogno poco. E la prima domanda era?”

Caroline Pigozzi: “La prima domanda, SantitĆ , Lei ĆØ stato molto tempo a pregare la Madonna”

Papa Francesco: “Ho chiesto per il mondo, per la paceā€¦ Tante coseā€¦ La poverina ha finito con la testa cosƬā€¦ Ho chiesto perdono, ho chiesto che la Chiesa cresca sana, ho chiesto per il popolo messicano ā€¦ E anche una cosa che ho chiesto tanto ĆØ che i preti siano veri preti, e le suore vere suore, e i vescovi veri vescovi: come il Signore ci vuole. Questo lā€™ho chiesto tanto. Ma poi, le cose che un figlio dice alla mamma sono un poā€™ segreteā€¦ Grazie, Carolina”.

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Incontro con il Patriarca Kirill

Jean-Louis de la VaissiĆØre: “Lā€™incontro con il Patriarca russo Kirill e la firma di una Dichiarazione comune ĆØ stato salutato nel mondo intero come un passo storico. Ma adesso, giĆ  oggi, in Ucraina i greco-cattolici si sentono traditi e parlano di un ā€œdocumento politicoā€, di appoggio alla politica russa. Sul terreno, la guerra delle parole si ĆØ accesa di nuovo. Lei pensa di potere andare a Mosca? Eā€™ stato invitato dal Patriarca? O di andare forse a Creta per salutare il Concilio panortodosso, in primavera?”

Papa Francesco: ”Ā Incomincio dalla fine. Io sarĆ² presente, spiritualmente e con un messaggio. Mi piacerebbe andare a salutarli nel Concilio panortodosso: sono fratelli; ma devo rispettare. Ma so che loro vogliono invitare osservatori cattolici, e questo ĆØ un bel ponte. E dietro gli osservatori cattolici ci sarĆ² io, pregando con i migliori auguri affinchĆ© gli ortodossi vadano avanti, avanti, perchĆ© sono fratelli e i loro vescovi sono vescovi come noi. Poi, Kirill. Il mio fratello. Ci siamo baciati, abbracciati, e poi un colloquio di due ore! Due ore, nelle quali abbiamo parlato come fratelli, sinceramente, e nessuno sa di che cosa si sia parlato, soltanto ciĆ² che abbiamo detto alla fine, pubblicamente, riguardo a quello che abbiamo provato nel colloquio. Terzo: quellā€™articolo, quelle dichiarazioni in Ucraina. Quando io ho letto questo, mi sono un poā€™ preoccupato, perchĆ© era piuttosto Svjatoslav Å evčuk che avrebbe detto che il popolo ucraino, o alcuni ucraini, o tanti ucraini si sentono profondamente delusi e traditi. Prima di tutto, io conosco bene Svjatoslav: a Buenos Aires, per quattro anni abbiamo lavorato insieme. Quando lui ĆØ stato eletto ā€“ a 42 anni, un bravā€™uomo! ā€“ ĆØ stato eletto Arcivescovo Maggiore, ĆØ tornato a Buenos Aires per prendere le sue cose. Eā€™ venuto da me e mi ha regalato unā€™icona ā€“ piccola cosƬ ā€“ della Madonna della Tenerezza e mi ha detto: ā€œQuesta mi ha accompagnato per tutta la vita: voglio lasciarla a te, che mi hai accompagnato in questi quattro anniā€. Eā€™ una delle poche cose che mi sono fatto portare da Buenos Aires e la tengo sulla mia scrivania. Eā€™ un uomo per il quale ho rispetto e anche familiaritĆ , ci diamo del ā€œtuā€, e per questo mi ĆØ sembrato un poā€™ strano. E ho ricordato una cosa che ho detto a voi: per capire una notizia, una dichiarazione, bisogna cercare lā€™ermeneutica di tutto. Quando ha detto questo? Eā€™ stato detto in una dichiarazione del 14 febbraio scorso, domenica, domenica scorsa. Unā€™intervista che ha fatto, presa dal padreā€¦ non ricordo, un sacerdote ucraino; in Ucraina, presa, e pubblicata. Quella notizia – lā€™intervista ĆØ di due pagine e un poā€™, piĆ¹ o meno – quella notizia ĆØ nel terzā€™ultimo paragrafo, cosƬ piccolo. Ho letto lā€™intervista, e dirĆ² questo: Å evčuk – ĆØ la parte dogmatica – si dichiara figlio della Chiesa, in comunione con il Vescovo di Roma, con la Chiesa; parla del Papa, della vicinanza del Papa, e di lui, della sua fede, e anche della fede del popolo ortodosso. Nella parte dogmatica nessuna difficoltĆ , ĆØ ortodossa nel senso buono della parola, cioĆØ dottrina cattolica. Poi, come in ogni intervista ā€“ questa, per esempio ā€“ ognuno ha il diritto di dire le sue cose, e questo non lo ha fatto riguardo allā€™incontro, perchĆ© dellā€™incontro dice: ā€œEā€™ una cosa buona e dobbiamo andare avantiā€. In questo secondo capitolo, le idee personali che una persona ha. Per esempio, questo che io ho detto sui vescovi che spostano i preti pedofili, che il meglio che possono fare ĆØ dimettersi, ĆØ una cosaā€¦ non ĆØ dogmatica, ma ĆØ quello che io penso. E cosƬ lui ha le sue idee personali che sono per dialogare, e ha diritto ad averne. Tutto quello che dice lui ĆØ sul documento: quello ĆØ il problema. Sul fatto dellā€™incontro dice: ā€œQuesto ĆØ il Signore, lo Spirito che va avanti, lā€™abbraccioā€¦ā€: tutto va bene. Il Documento? Eā€™ un documento discutibile. E cā€™ĆØ unā€™altra cosa da aggiungere: che lā€™Ucraina ĆØ in un momento di guerra, di sofferenza, con tante interpretazioni. Io ho nominato il popolo ucraino chiedendo preghiere e vicinanza tante volte, sia negli Angelus sia nelle Udienze del mercoledƬ. Ma il fatto storico di una guerraā€¦ ognuno ha la sua idea: come ĆØ questa guerra? chi lā€™ha incominciata? come si fa? come non si fa?ā€¦ Eā€™ evidente che questo ĆØ un problema storico, ma anche un problema esistenziale di quel Paese, e parla della sofferenza. E in questo contesto, io inserisco questo paragrafo, e si capisce quello che dicono i fedeliā€¦ PerchĆ© Svjatoslav dice: ā€œTanti fedeli mi hanno chiamato o scritto dicendo che sono profondamente delusi e traditi da Romaā€. Si capisce che un popolo in quella situazione senta questo. Il Documento ĆØ opinabile su questa questione dellā€™Ucraina, ma lƬ si dice che si fermi la guerra e che si vada ad accordi; anche io personalmente ho auspicato che gli Accordi di Minsk vadano avanti, e non si cancelli con il gomito quello che ĆØ stato scritto con le mani. La Chiesa di Roma, il Papa ha sempre detto: ā€œCercate la paceā€. Ho ricevuto entrambi i Presidenti . E per questo, quando lui dice che ha sentito questo dal suo popolo, io lo capisco, lo capisco. Ma non ĆØ ā€œlaā€ notizia. La notizia ĆØ tutto. Se voi leggete tutta lā€™intervista, vedete che ci sono cose dogmatiche serie, che rimangono, cā€™ĆØ un desiderio di unitĆ , di andare avanti, ecumenico ā€“ lui ĆØ un uomo ecumenicoā€¦ E ci sono alcune opinioniā€¦ Lui mi ha scritto, quando si ĆØ saputo del viaggio, dellā€™incontro, ma come un fratello, dando le sue opinioni di fratelloā€¦ A me non dispiace il Documento, cosƬ; non dispiace nel senso che dobbiamo rispettare le cose che ognuno ha la libertĆ  di pensare e in quella situazione tanto difficile. E da Romaā€¦ Adesso il Nunzio ĆØ sulla frontiera dove si combatte, aiutando i soldati, i feriti; la Chiesa di Roma ha inviato tanto aiuto, tanto aiuto lƬ. E sempre cercare la pace, gli accordi; si rispetti lā€™Accordo di Minskā€¦. Questo ĆØ lā€™insieme. Ma non bisogna spaventarsi per quella frase: questa ĆØ una lezione, che una notizia la si deve interpretare con lā€™ermeneutica del tutto, non della parte.

Jean-Louis de la VaissiĆØre:Ā Il Patriarca Kirill Lā€™ha invitata a Mosca, ad andare una volta?

Papa Francesco: “Il Patriarca Kirillā€¦ Io preferireiā€¦ perchĆ© se dico una cosa devo dirne unā€™altra e unā€™altra e unā€™altra. Preferirei che quello di cui abbiamo parlato noi, da soli, sia soltanto quello che abbiamo detto in pubblico. Questo ĆØ un dato. E se dico questo, dovrei dire altroā€¦ no! Quello che io ho detto in pubblico, quello che lui ha detto in pubblico, questo ĆØ ciĆ² che si puĆ² dire del colloquio privato. Altrimenti non sarebbe privato. Ma posso dirLe: io sono uscito felice. E anche lui”.

Franca Giansoldati: “Dopo Mosca, il Cairo: cā€™ĆØ un altro disgelo che si intravede allā€™orizzonte? CioĆØ, mi riferisco allā€™udienza che Lei desidera con il ‘Papa dei sunniti’, chiamiamolo cosƬ, con lā€™Imam di Al-Azhar?”

Papa Francesco: “Su questo, ĆØ andato mons. Ayuso al Cairo, la settimana scorsa, per incontrare il Vice del Gran Imam, e anche salutare lā€™Imam. Mons. Ayuso ĆØ Segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, presieduto dal Cardinale Tauran. Io desidero incontrare lā€™Imam, so che a lui piacerebbe, e stiamo cercando il modo, sempre tramite il cardinale Tauran, perchĆ© quella ĆØ la strada. Ma ce la faremo, su questo”.

Premio Carlo Magno

Ludwig Ring-Eifel: “SantitĆ , tra poche settimane Lei riceverĆ  il Premio Carlo Magno, uno dei premi piĆ¹ prestigiosi della ComunitĆ  Europea. Anche il Suo predecessore, san Giovanni Paolo II, ha ricevuto questo premio: ci teneva molto. E ci teneva molto anche allā€™unitĆ  europea, che adesso sembra stia andando un poā€™ in pezzi, prima con la crisi dellā€™euro e adesso con la crisi dei rifugiati. Lei forse ha una parola per noi, in questa situazione di crisi europea? Grazie”.

Papa Francesco: “Primo, sul Premio Carlo Magno. Io avevo lā€™abitudine di non accettare onorificenze o dottorati; da sempre, non per umiltĆ , ma perchĆ© non mi piacciono queste cose. Un poā€™ di pazzia ĆØ bene averla, e non mi piace. Ma in questo caso, sono stato non dico ‘forzato’, ma ‘convinto’ con la santa e teologica testardaggine del Cardinale Kasper, che ĆØ stato scelto da Aachen per convincermi! E io ho detto: ‘SƬ, ma in Vaticano’. Ho detto questo; e lo offro per lā€™Europa: che sia una con-decorazione, un premio perchĆ© lā€™Europa possa fare quello che ho auspicato a Strasburgo: perchĆ© possa essere non la ‘nonna-Europa’ ma la ‘mamma-Europa’. Secondo. Lā€™altro giorno, leggendo le notizie su queste crisi – io leggo poco, sfoglio soltanto un giornale (non dico il nome per non suscitare gelosia, ma si sa), quindici minuti guardo, e poi mi faccio informare dalla Segreteria di Stato ā€“ una parola che mi ĆØ piaciutaĀ ā€“ non so chi lā€™approvi e chi no ā€“ ĆØ ‘la rifondazione dellā€™Unione Europea’. E ho pensato ai grandi Padriā€¦ Ma, oggi, dove cā€™ĆØ uno Schuman, un Adenauer? Questi grandi, che nel dopoguerra hanno fondato lā€™Unione Europea. E mi piace, questa idea della ri-fondazione: magari si potesse fare! PerchĆ© lā€™Europa, non direi che ĆØ unica, ma ha una forza, una cultura, una storia che non si puĆ² sprecare, e dobbiamo fare di tutto perchĆ© lā€™Unione Europea abbia la forza e anche lā€™ispirazione di farci andare avanti. Non so: ĆØ questo che penso.Ā Buon viaggio. Grazie tante per il vostro lavoro e pregate per me. E sapete che io sono a vostra disposizione. E giocate con i vostri figli!”

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