La voce degli ultimi

venerdƬ 8 Novembre 2024
15.4 C
CittĆ  del Vaticano

La voce degli ultimi

venerdƬ 8 Novembre 2024

Il Papa ricorda don Puglisi, primo martire di mafia

La visita diĀ Papa FrancescoĀ a Palermo arriva in un momento difficile del suo pontificato. Scandali e accuseĀ sembrano evocare l'immagine di una Chiesa macchiata dalla “sporcizia” –Ā di cui parlĆ² lā€™allora cardinal Ratzinger nella Via Crucis del 2005 ā€“ che fa provareĀ ā€œvergogna e pentimentoā€Ā – come scritto da Papa Francesco nella sua ā€œLettera al popolo di Dioā€. La rievocazioneĀ di don Pino Puglisi, allora, ha una funzione di riscatto, ricordando la funzione beneficaĀ svolta dai consacratiĀ nella societĆ . Una funzione che non puĆ² essere messa in discussione dalle malefatte di quelli che Papa Benedetto definƬĀ ā€œtraditori di Dioā€.Ā La visita palermitana del Pontefice per lā€™anniversario dei 25 anni dallā€™uccisione di don Puglisi rappresenta, dunque, unaĀ boccata dā€™ossigenoĀ per la Chiesa, lā€™occasione per ricordare che il ruolo del sacerdote, in virtĆ¹ della sua speciale unione con Cristo, implica la vocazione alĀ martirio.

Chi era don Puglisi

La storia delĀ Beato palermitano, arrivata a conquistare i cuori dei fedeli di tutto il mondo, si apre e si chiude neiĀ vicoli del difficile quartiere Brancaccio: qui nasce ā€“ figlio di un calzolaio e di una sarta -, scopre la vocazione, concentra la sua attivitĆ  che si concretizza con lā€™apertura delĀ centro ā€œPadre Nostroā€Ā e muore, assassinato con un colpo alla nuca nel giorno del suo compleanno.Ā Prete di strada, come viene generalmente definito, ma prima di tuttoĀ uomo di fede: ĆØ ilĀ VangeloĀ la fonte e lo strumento della lezione di legalitĆ  che don Puglisi impartisce ai ragazzi con la sua testimonianza. La sua missione consiste nello strappare i giovani della borgata palermitana dalle grinfie del potenteĀ clan Graviano, semplicemente facendoliĀ innamorare di Cristo. E per farlo, come dice lui stesso, si mostra a loro giĆ  ā€œcarico di questo innamoramentoā€. La sua figura, di ragazzo di Brancaccio che si trova parroco del suo stesso quartiere, corrisponde in pieno allā€™identikit del ā€œbuon pastore con lā€™odore delle pecoreā€Ā spesso auspicata da Papa Francesco come modello ideale per i sacerdoti.

Prete di strada

LaĀ forza della missione di don Puglisi, causa del suo martirio ma anche motivo della sua ā€œimmortalitĆ ā€, sta nellā€™aver proposto a quei ragazziĀ una strada alternativa, segnata dal Vangelo, rispetto aĀ quella che ritenevano fino ad allora lā€™unica percorribile, segnata dal crimine. Per questo i mafiosi decidono di eliminarlo: li rende meno appetibili agli occhi dei loro potenziali nuovi soldati. Don PuglisiĀ li sottrae alla mafia per ricondurli a CristoĀ e questo, quegli stessi boss che si mostravano tanto zelanti in occasione delle cerimonie religiose per i figli, non possono proprio tollerarlo. Don Puglisi ĆØ allergico ai discorsi vacui e agli attacchi generici, innatamente predisposto allā€™azione perchĆ©, come diceva lui, ā€œquelli che riflettono troppo prima di fare un passo, trascorreranno tutta la vita su di un piede soloā€.Ā Ā Un sacerdote a 360 gradi, perfettamente consapevole dellā€™importanza della liturgia come fondamento della sua straordinaria impostazione pastorale: ā€œLa spiritualitĆ  liturgica ā€“ scriveva il Servo di Dio – non guarda al cammino di una persona, ma al mistero di Cristo;Ā la liturgia quindi non invita a riflettere, a meditare dei temi,Ā ma ci spinge a vivere il misteroā€.

La Chiesa contro la mafia

Papa FrancescoĀ renderĆ  omaggio a don Puglisi recandosi a Brancaccio per visitare la sua parrocchia e la casa natale. Al Foro Italico, invece, il Santo Padre celebrerĆ  laĀ messa in memoria del Servo di Dio siciliano. La volontĆ  del Papa di ricordare il sacrificio del primo martire di mafia non sorprende: in passato Bergoglio ha lodato pubblicamenteĀ la ā€œluminosa testimonianzaā€Ā di don Puglisi perchĆ© ā€œeducando i ragazzi secondo il Vangelo, li sottraeva alla malavita, e cosƬ questa ha cercato di sconfiggerlo, uccidendolo… In realtĆ , perĆ²,Ā ĆØ lui che ha vinto, con Cristo Risortoā€.

I precedenti

Il viaggio papale a Palermo arriva otto anni dopo quello compiuto daĀ Benedetto XVI. Durante quellā€™occasione, Papa Ratzinger aveva citato espressamente don Puglisi come esempio di uomo che, ā€œsaldamente fondato sulla fedeā€, ĆØ stato ā€œcapace di portare la forza dirompente del Vangeloā€. Le nette parole di condanna contro la criminalitĆ  organizzata, pronunciate da Ratzinger prima e da Bergoglio poi, vanno collocate nel solco di quello che rimane, probabilmente, il discorso piĆ¹ importante pronunciato da un Pontefice in terra siciliana; quelĀ ā€œconvertiteviā€ gridato da San Giovanni Paolo IIĀ nella Valle dei Templi di Agrigento il 9 maggio del 1993. Parole che avevano commosso don Puglisi, come racconta il suo viceparroco, al punto di condurlo alle lacrime. Pochi mesi dopo, lā€™uccisione davanti al portone della canonica scuote Papa Wojtyla: ā€œIl sangue innocente di questo sacerdote porti pace alla cara Siciliaā€, si augura il pontefice polacco, capendo in anticipo che il sacrificio del prete di Brancaccio non sarebbe stato inutile. Da quella morte, infatti, prende piede ulteriormente il risveglio delle coscienze nella Palermo traumatizzata dalla stagione stragista di Cosa Nostra edĀ il consenso sociale di questā€™ultima comincia ad incrinarsi inesorabilmente: la gente mostra di non avere piĆ¹ paura, forte anche dellā€™appoggio pubblico di unā€™istituzione come la Chiesa. La visita di Papa Francesco nel nome di don Puglisi servirĆ , dunque, a celebrareĀ lā€™impegno inequivocabile della Chiesa contro le prevaricazioni di tutte le mafieĀ che lā€™esempio del prete di Brancaccio ĆØ riuscito a far conoscere al mondo intero prima con la sua attivitĆ  nel quartiere e poi, ancor di piĆ¹, con il suo sacrificio.Ā 

Ā 

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario