“La presenza dei Cristiani in Medio Oriente” è il tema della serie di riunioni che si svolgono in Vaticano dal 2 al 4 ottobre per discutere della “grave situazione venutasi a creare in questi ultimi mesi” nell’area. Lo ha annunciato il direttore della Sala stampa vaticana padre Federico Lombardi che ha approfondito alcuni degli aspetti trattati dai rappresentanti pontifici presenti in Medio Oriente. Papa Francesco, artefice dell’incontro, ha “voluto introdurre i lavori della riunione, ringraziando i partecipanti convenuti per pregare e riflettere insieme su che cosa fare per venire incontro alla drammatica situazione che vivono i cristiani del Medio Oriente e le altre minoranze religiose ed etniche che soffrono a causa della violenza che imperversa in tutta la Regione”.
“Con parole molto sentite – ha affermato padre Lombardi – il Santo Padre ha manifestato la sua preoccupazione per le situazioni di guerra che si vivono in tanti luoghi e per il fenomeno del terrorismo, per il quale la vita delle persone non ha alcun valore”. Il vescovo di Roma ha parlato anche del traffico delle armi “che è alla base di tanti problemi” e del “dramma umanitario che vivono molte persone costrette a lasciare i loro Paesi”. Ha auspicato, inoltre, “che si possano individuare iniziative e azioni a più livelli, al fine di manifestare la solidarietà di tutta la Chiesa verso i cristiani del Medio Oriente e coinvolgere anche la comunità internazionale e tutti gli uomini di buona volontà, così da rispondere ai bisogni delle numerosissime persone che soffrono”.
L’incontro è stato presentato dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano. Poi il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, ha svolto una relazione generale sulla situazione dei cristiani in Medio Oriente, “affrontando i diversi aspetti della questione e aprendo un interessante momento di dialogo con i partecipanti”, mentre il cardinale Robert Sarah, presidente di Cor unum, “ha fatto un intervento sul ruolo della Chiesa di fronte a questa crisi umanitaria”.
In seguito i nunzi di Siria e Iraq hanno ragguagliato sulla situazione dei cristiani nei rispettivi Paesi. Nel pomeriggio si sono tenuti gli interventi del cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, sulle prospettive di confronto con l’Islam, e del cardinale Fernando Filoni, che ha raccontato la sua visita dello scorso agosto in Iraq, come inviato di Papa Francesco.