Papa Francesco ha dedicato la sua tradizionale omelia mattutina a Santa Marta al ruolo del vescovo. Un argomento che aveva toccato anche sabato scorso nel corso di un'audizione concessa ai vescovi dei territori di missione nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico.
L'omelia
Il Santo Padre, come aveva fatto sabato scorso, ha ribadito che il vescovo deve essere “uomo di preghiera“. “Questo – ha detto il Papa – fa bene ricordarlo, in questi tempi in cui sembra che il Grande Accusatore si sia sciolto e ce l’abbia con i vescovi . È vero, ci sono, tutti siamo peccatori, noi vescovi. Cerca di svelare i peccati, che si vedano, per scandalizzare il popolo. Il Grande Accusatore che, come lui stesso dice a Dio nel primo capitolo del Libro di Giobbe, ‘gira per il mondo cercando come accusare’. La forza del vescovo contro il Grande Accusatore è la preghiera, quella di Gesù su di lui e quella propria; e l’umiltà di sentirsi scelto e rimanere vicino al popolo di Dio, senza andare verso una vita aristocratica che gli toglie questa unzione. Preghiamo, oggi, per i nostri vescovi: per me, per questi che sono qui davanti e per tutti i vescovi del mondo”.
Vicino al popolo
Papa Francesco ha tracciato un identikit del buon pastore che non deve avere paura di stare in mezzo al suo gregge. “Il vescovo che ama Gesù non è un arrampicatore che va avanti con la sua vocazione come fosse una funzione, forse guardando a un’altra possibilità di andare avanti e di andare su: no. Il vescovo si sente scelto. E ha proprio la certezza di essere stato scelto. E questo lo porta al dialogo con il Signore: 'Tu hai scelto me, che sono poca cosa, che sono peccatore …'; ha l’umiltà. Perché lui, quando si sente scelto, sente lo sguardo di Gesù sulla propria esistenza e questo gli dà la forza“.
Cambiamenti
Indiscrezioni pubblicate oggi da alcuni giornali riportano di un prossimo cambiamento nella composizione del cosiddetto C9, l'organo di cardinali che aiuta il Papa nella gestione delle riforme per la Chiesa. Dovrebbero essere sostituiti 3 dei 9 porporati che lo compongono.