“Il bene si compie ed è efficace soprattutto quando è fatto senza cercare ricompensa, nelle concrete situazioni della vita quotidiana”. Questo il tweet di Papa Francesco nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, vescovo e dottore della Chiesa, fondatore della Congregazione del Santissimo redentore, patrono degli studiosi di teologia morale e dei confessori, nonché compatrono di Napoli. Considerato uno dei santi più popolari del XVIII secolo, questo vescovo visse una vocazione contrastata dalla famiglia e un apostolato non sempre ben visto negli ambienti ecclesiali.
Il bene si compie ed è efficace soprattutto quando è fatto senza cercare ricompensa, nelle concrete situazioni della vita quotidiana.
— Papa Francesco (@Pontifex_it) 1 agosto 2017
Sant’ALfonso Maria de’ Liguori
Sant’Alfonso nasce a Napoli il 27 settembre 1696 da genitori appartenenti alla nobiltà cittadina. Studia filosofia e diritto. Dopo alcuni anni di avvocatura, decide di dedicarsi interamente al Signore. Ordinato prete nel 1726, Alfonso Maria dedica quasi tutto il suo tempo e il suo ministero agli abitanti dei quartieri più poveri della Napoli settecentesca. Mentre si prepara per un futuro impegno missionario in Oriente, prosegue l’attività di predicatore e confessore e, due o tre volte all’anno, prende parte alle missioni nei paesi all’interno del regno. Nel maggio del 1730, in un momento di forzato riposo, incontra i pastori delle montagne di Amalfi e, constatando il loro profondo abbandono umano e religioso, sente la necessità di rimediare ad una situazione che lo scandalizza sia come pastore che come uomo colto del secolo dei lumi. Lascia Napoli e con alcuni compagni, sotto la guida del vescovo di Castellammare di Stabia, fonda la Congregazione del SS. Salvatore. Intorno al 1760 viene nominato vescovo di Sant’Agata, e governa la sua diocesi con dedizione, fino alla morte, avvenuta il 1 agosto del 1787. Viene beatificato nel 1816 e canonizzato nel 1839. Papa Pio IX lo proclama dottore della Chiesa nel 1871 a soli 84 anni dalla morte, mentre Pio XII nel 1950 gli conferisce il titolo di “celeste Patrono di tutti i confessori e moralisti”. La sua memoria ricorre il primo agosto. Il corpo di Sant’Alfonso riposa nell’omonima basilica di Pagani, in provincia di Salerno.