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Il Papa: “Dio ci carezza col cuore”

Nella Messa mattutina a Casa Santa Marta, Papa Francesco ha commentato la Prima Lettura di oggi tratta dal libro della Genesi.

L'omelia

Nel racconto biblico si narra la storia del diluvio universale. Papa Francesco ha voluto fare un parallelo con l'attualità: “Io non credo – ha detto il Pontefice – che i nostri tempi siano migliori dei tempi del diluvio, non credo: le calamità sono più o meno le stesse, le vittime sono più o meno le stesse. Pensiamo per esempio ai più deboli, i bambini. La quantità di bambini affamati, di bambini senza educazione; non possono crescere in pace. Senza genitori perché sono stati massacrati dalle guerre… Bambini soldato… Soltanto pensiamo a quei bambini”.

I sentimenti di Dio

Nella Lettura di oggi è scritto che “il Signore si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo”. Francesco ha osservato su questo passo: “I sentimenti di Dio, Dio padre che ci ama – e l’amore è un rapporto – ma è capace di arrabbiarsi, di adirarsi. E’ Gesù che viene e dà la via per noi, con la sofferenza del cuore, tutto… Ma il nostro Dio ha dei sentimenti. Il nostro Dio ci ama col cuore, non ci ama con le idee, ci ama con il cuore. E quando ci carezza, ci carezza col cuore e quando ci bastona, come un buon padre, ci bastona col cuore, soffre più lui di noi”.

Diluvio

Bergoglio ha proseguito nell'omelia: “C’è la grande calamità del diluvio, c’è la grande calamità delle guerre di oggi dove il conto della festa lo pagano i deboli, i poveri, i bambini, coloro che non hanno risorse per andare avanti”. Tornando ancora sul racconto biblico, ha detto: “Pensiamo che il Signore è addolorato in cuor suo e avviciniamoci al Signore e parliamogli, parliamo; 'Signore, guarda queste cose, io ti capisco'. Consoliamo il Signore; 'Io ti capisco e io ti accompagno', ti accompagno nella preghiera, nell’intercessione per tutte queste calamità che sono frutto del diavolo che vuole distruggere l’opera di Dio”.

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