Tutti devono condannare il terrorismo. Ha affermato con forza Papa FrancescoĀ duranteĀ il Regina Coeli, pronunciato dalla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico. Parlando ai fedeli e ai pellegrini riuntii in piazza San Pietro, il Pontefice ha voluto esprimere il suo dolore e la sua vicinanza ai feriti e alle famiglie delle vittime causati dai sanguinosi attacchi che si sono verificati in alcune chiese e in altri luoghi di aggregazione dello Sri Lanka. “Sono molto vicino al cardinale Malcolm Ranjith Patabendige e a tutta la chiesa di Colombo. Prego per le numerosissime vittime e invito a non esitare a dare tutto l'aiuto necessario. Auspico altrettanto che tutti condannino questi atti terroristici disumani e mai giustificabili“.Ā
La risurrezione, l'avvenimento piĆ¹ sconvolgente della storia
“La risurrezione di Cristo costituisce l'avvenimento piĆ¹ sconvolgente della storia umana, che attesta la vittoria dell'amore di Dio sul peccato e dulla morte e dona alla nostra speranza di vita un fondamento solido come la roccia. CiĆ² che umanamente era impensabile ĆØ avvenuto: 'GeĆ¹ di Nazaret… Dio lo ha risuscitato, liberandolo dai dolori della morte'”.Ā
La gioia pasquale
Parlando ai fedeli e ai pellegrini riuniti in piazza San Pietro, il Pontefice ha sottolineato che per tutta la settimana si prolunga la gioia pasquale della risurrezione di GesĆ¹. “Nella Veglia Pasquale sono risuonate le parole pronunciate dagli Angeli accanfo alla tomba vuota di Cristo. Alle donne che si erano recate al sepolcro all'alba del primo giorno dopo il sabato essi dissero: 'PerchĆ© cercate tra i morti colui che ĆØ vivo? Non ĆØ qui ĆØ risorto'”. Il Pontefice ha poi sottolineato come il Vangelo di Matteo, in questo LunedƬ dell'Angelo, ci porta vicino al sepolcro vuoto, dove le donne piene di timore e di gioia vedono GesĆ¹ “si avvicinano, gli abbracciano i piedi e lo adorano – ha aggiunto – Tutti i Vangeli mettono inĀ risalto il ruolo delle donne, Maria di Magdala e le altre, come prime testimoni della risurrezione. GliĀ uomini, intimoriti, erano chiusi nel cenacolo. Pietro e Giovanni, avvertiti dallaĀ Maddalena, fannoĀ solo una rapida sortita in cui constatano che la tomba ĆØ aperta e vuota. Ma sono le donne le prime a incontrare il Risorto e a portare lāannuncio che Egli ĆØ vivo.Ā Oggi, cari fratelli e sorelle, risuonano anche per noi le parole di GesĆ¹ rivolte alle donne: 'Non temete; andate ad annunciare'. Dopo i riti del Triduo Pasquale, che ci hanno fattoĀ rivivere il mistero di morte e risurrezione del nostro Signore, ora con gli occhi della fede lo contempliamo risorto e vivo. Anche noi siamo chiamati a incontrarlo personalmente e a diventareĀ suoi annunciatori e testimoni”.Ā
Sperimentare la presenza di GesĆ¹
Papa Francesco ha evidenziato come anche noi siamo risorti con GesĆ¹, passando dalla morte alla vita, dalla schiavitĆ¹ del peccato alla libertĆ dell'amore. “Egli si manifesta a quanti lo invocano e lo amano. Prima di tutto nellaĀ preghiera, ma anche nelle semplici gioie vissute con fede e gratitudine. Possiamo sentirlo presente
pure condividendo momenti di cordialitĆ , di accoglienza, di amicizia, di contemplazione dellaĀ natura – ha continuato – Questo giorno di festa, in cui ĆØ consuetudine godere un poā di svago e di gratuitĆ , ci aiuti aĀ sperimentare la presenza di GesĆ¹.Ā Chiediamo alla Vergine Maria di poter attingere a piene mani la pace e la serenitĆ , doni delĀ Risorto, per condividerle con i fratelli, specialmente con chi ha piĆ¹ bisogno di conforto e diĀ speranza”.
Gli auguri del Papa
“Cari fratelli e sorelle,Ā nel clima pasquale che caratterizza lāodierna giornata, saluto con affetto tutti voi, famiglie,
gruppi parrocchiali, associazioni e singoli pellegrini, venuti dallāItalia e da varie parti del mondo.Ā A ciascuno auguro di trascorrere con fede questi giorni dellāOttava di Pasqua, in cui siĀ prolunga la memoria della Risurrezione di Cristo. Cogliete ogni buona occasione per essereĀ testimoni della gioia e della pace del Signore risorto – ha concluso il Pontefice –Ā Buona e Santa Pasqua a tutti! Per favore, non dimenticate di pregare per me. Buon pranzo eĀ arrivederci”.