In questi giorni a Roma si sta tenendo il 47esimo Capitolo generale della Congregazione della Passione. I partecipanti sono stati ricevuti questa mattina da Papa Francesco in Vaticano.
Ministri di riconciliazione
Il Santo Padre ha esortato i passionisti ad essere “ministri di guarigione spirituale e riconciliazione”: “La Chiesa – ha detto Papa Francesco – ha bisogno di ministri che parlino con tenerezza, ascoltino senza condannare e accolgano con misericordia”. Il Pontefice ha ribadito la necessità di una Chiesa che sia “in uscita”: “La Chiesa – ha osservato il Santo Padre – oggi sente forte l’appello ad uscire fuori da sé stessa e andare alle periferie, sia geografiche sia esistenziali. Il vostro impegno ad abbracciare le nuove frontiere della missione implica non soltanto l’andare in nuovi territori per portarvi il Vangelo, ma anche affrontare le nuove sfide del nostro tempo, come le migrazioni, il secolarismo e il mondo digitale”. Ai religiosi, presenti in tutto il mondo con decine di missioni estere, Papa Francesco ha chiesto di “essere presenti in quelle situazioni dove la gente percepisce l’assenza di Dio, e cercare di stare vicino a coloro che, in qualsiasi modo o forma, stanno soffrendo”.
Fedeltà creativa davanti ai cambiamenti
Bisogna farsi trovare pronti di fronte alle novità. Papa Francesco lo ha affermato, dicendo: “In quest’epoca di cambiamenti, che è piuttosto un cambiamento di epoca (…) situazioni nuove richiedono risposte nuove”. E' necessario una “fedeltà creativa” perchè “l’amore di Dio è ingegnosissimo e non si mostra tanto con le parole, quanto con le opere e con gli esempi di chi ama“. Rivolgendosi specificamente ai passionisti, Papa Francesco ha concluso: “La forza e la semplicità del vostro messaggio, che è l’amore di Dio rivelato sulla Croce, possono ancora parlare all’odierna società che ha imparato a non fidarsi più delle sole parole e a lasciarsi convincere solamente dai fatti. Per molti giovani che sono alla ricerca di Dio, la Passione di Gesù può essere fonte di speranza e di coraggio, mostrando loro che ognuno è amato personalmente e fino alla fine. Possano la vostra testimonianza e il vostro apostolato continuare ad arricchire la Chiesa, e possiate voi restare sempre vicino a Cristo crocifisso e al suo popolo sofferente”.