Il Papa ai nuotatori: “L’acqua è vita, opponetevi a ciò che inquina lo Sport”

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L’acqua è vita” e a contatto con essa “imparate ad avere ripugnanza verso tutto ciò che è inquinante, nello sport e nella vita”. Papa Francesco riceve nella Sala Clementina, in Vaticano, le delegazione degli atleti impegnati nel 54mo Trofeo Sette Colli, in corso di svolgimento a Roma. Il programma della giornata è stato rivoluzionato proprio per permettere la visita al Pontefice, organizzata dalla federazione, che vede entrare in Vaticano i nuotatori. Le serie dei migliori sono state anticipate per fare in modo che gli atleti più conosciuti siano già liberi dall’impegno.

Lo Sport è una festa

Nel salutare la Federazione Italiana Nuoto e il presidente della Fin, Papa Francesco fa notare come questi giorni di gare siano anche momenti “di gioia e di entusiasmo per voi e per gli sportivi che vi seguono, perché lo sport è anche festa”. Una festa che trasmette valori, quegli stessi valori “sempre più necessari in una società come la nostra, che viene definita ‘liquida’“, ovvero priva di punti di riferimento saldi. Anche se quello del nuotatore è uno sport che si pratica in acqua, fa notare il papa, esso non è “liquido”, bensì “è molto ‘solido'” poiché richiede “impegno costante e forza d’animo“.

Senz’acqua non c’è vita

Il Pontefice ricorda le parole con le quali San Francesco d’Assisi descrive l’acqua nel Cantico delle Creature: “Laudato si’, mi Signore, per sora acqua, la quale è molto utile et umile et pretiosa et casta”. Poi aggiunge: “Il vostro sfidarvi, gareggiare, vivere a contatto con l’acqua possa essere anche un contributo ad una diversa cultura dell’acqua”. Infatti, “l’acqua è vita, senza acqua non esiste la vita“. Quindi sottolinea: “Parlare di vita è parlare di Dio, origine e sorgente della vita, e anche la nostra vita cristiana inizia nel segno dell’acqua, col Battesimo”.

Ripugnare ciò che inquina lo Sport

Nel richiamare l’attenzione ad una diversa “cultura” dell’acqua, Bergoglio fa riferimento ai gesti che i nuotatori compiono, richiamando l’attenzione a diversi valori: “L’acqua nella quale nuotate, vi tuffate, giocate, gareggiate” ricorda “il valore del corpo, che va curato e non idolatrato; il bisogno di interiorità e la ricerca di senso in ciò che fate; la forza e il coraggio nel resistere alla fatica; la visione chiara di quale approdo cercare nella vita e come raggiungerlo; il valore di autenticità che dice trasparenza, limpidezza, pulizia interiore“. Poi avverte: “A contatto con l’acqua, imparate ad avere ripugnanza verso tutto ciò che è inquinante, nello sport e nella vita”. Nel salutare gli atleti, invoca la benedizione del Signore su ciascuno di essi: “Il Signore vi benedica e vi dia sempre la gioia di fare sport insieme in spirito di fratellanza“.

La cuffia bianca

“È un bel susseguirsi di emozioni in questi giorni. Il mio rapporto con la fede è molto stretto. Ho ricevuto un grande insegnamento dai miei genitori. È stato bello non solo a livello personale, ma per tutto il nuoto in generale”. Così Federica Pellegrini al termine dell’udienza col Pontefice, che assieme al collega Gregorio Paltrinieri hanno portato in regalo al pontefice un kit della nazionale, due costumi con i colori del Vaticano (bianco e giallo) e una cuffia con sopra scritto “Papa Francesco”. “Non ci ha detto nulla però spero che possa utilizzarli per qualche bagno” le parole della Pellegrini che, sfruttando l’occasione ha immortalato l’incontro con un selfie scattato da Paltrinieri.

Antonio Di Mola: