Seduto al centro della Sala Nervi in Vaticano, Papa Francesco ha assistito da “spettatore” all'evento dal titolo“Noi per. Unici, solidali, creativi”. Il Pontefice ha partecipato all'incontro tra i Padri Sinodali ed i giovani ed ha apprezzato le esibizioni artistiche e le testimonianze che hanno animato il pomeriggio.
Lo spettacolo
L'evento è stato condotto dall'attore italiano, Giovanni Scifoni già conduttore del programma “Beati voi” su Tv 2000. Ad aprire lo spettacolo, l'esibizione artistica del Laboratorio Accademico di Danza di Montecatini. Tra le diverse testimonianze di giovani che anche il Papa ha ascoltato con attenzione, quella di Valentina, una novizia delle Suore Adoratrici del SS. Sacramento. La ragazza ha raccontato di aver “sentito un'irruzione di Dio”: “Avevo una vita normale – ha detto Valentina – ma non mi bastava. Ho conosciuto una suora adoratrice, mi sono sentita a casa e oggi sono una novizia. Il padre fondatore è don Francesco Spinelli che ha sognato una vita per le sue suore incentrata sull'adorazione eucaristica e sul'aiuto ai poveri. Questo è diventato anche il mio sogno e con tanta semplicità sto cercando di realizzarlo”.
Il problema del lavoro
Un'altra testimonianza è stata quella di Francesco Di Iorio ed è servita a sollevare il problema della disoccupazione giovanile. Il ragazzo ha raccontato: “Dopo mesi a mandare curriculum stavo perdendo le speranze, pensavo di emigrare all'estero. Mentre vivevo questa situazione, ricevetti un'offerta di colloquio dal principale colosso europeo per la costruzione di missili”. Il ragazzo ha descritto la grande incertezza vissuta in quei momenti: “L'idea di contribuire alla costruzione di missili non rispettava i miei valori. Al tempo stesso ero molto allettato dall'idea di fare la prima esperienza di colloquio in un'azienda così grande. Fui richiamato e mi fu comunicato l'esito positivo”. Francesco ha detto di essersi trovato come davanti a un bivio: “Da una parte un contratto a tempo indeterminato con prospettiva di carriera, dall'altra ciò in cui credevo, cioè la costruzione di un mondo senza armi”. Alla fine, la decisione di non calpestare i propri valori: “La famiglia, la mia fidanzata e gli amici mi hanno aiutato a rispettare i miei valori e a rifiutare l'offerta. Ho comunicato all'azienda che non avrei accettato di compromettermi. Non mi sono abbattuto, ho continuato a cercare ed oggi sono impiegato nella costruzione di motori per aerei in ambito civile”.
Le domande
L'intervento del Papa è stato introdotto dalle domande di alcuni giovani consegnate anche per iscritto e a cui, come ha ricordato Francesco, risponderanno i Padri Sinodali. Tra di esse, è stato chiesto come vivere la vocazione politica laddove è diffusa la corruzione e come reagire di fronte al proliferare di atteggiamenti di chiusura verso gli stranieri.
Gli orientamenti del Papa
“Se io dessi le risposte qui – ha scherzato il Papa – annullerei il Sinodo. Le risposte devono venire da tutti nella nostra discussione. Soprattutto, devono essere risposte fatte senza paura“. Francesco ha chiarito di volersi limitare a fornire alcuni orientamenti: “Siate giovani in cammino che guardano l'orizzonte, non lo specchio. In cammino, non seduti sul divano”. “Trovare sè stessi – ha ribadito il Pontefice – non è guardare lo specchio ma andare alla ricerca del bene, della verità, della bellezza. Lì ritroverò me stesso”.
Coerenza contro gli scandali
In riferimento alla domanda che manifestava il disagio dei giovani di fronte ai recenti scandali in cui sono coinvolti alti ecclesiastici e sacerdoti, il Papa ha detto: “Un'altra parola che mi ha colpito è 'coerenza'. Fate il cammino ma con coerenza di vita. Quando vedete una Chiesa incoerente, che ti legge le beatitudini e poi cade nel clericalismo più principesco e scandaloso. Io capisco (il vostro disagio)“. Papa Francesco, ancora una volta, ha puntato l'indice contro il clericalismo: “Se tu sei cristiano, prendi le beatitudini e portale alla pratica. Se tu sei un prete e vuoi vivere come cristiano, segui la strada delle beatitudini, non quella della mondanità, del clericalismo che è una delle perversioni più brutte della Chiesa”. Il Pontefice, però, ha anche esortato i giovani: “Ma anche voi dovete essere coerenti e domandarvi; 'io sono coerente?'.
Il vero senso del potere
Francesco ha voluto esprimersi anche sulla domanda riguardante la vocazione politica: “Si perde il senso del potere, si perde ciò che Gesù ci ha detto. Il vero potere è servire, il resto è egoismo”. Ai giovani, poi, un appello spassionato: “Voi non avete prezzo, non siete merce all'asta. Non lasciatevi comprare! Non lasciatevi sedurre! non lasciatevi schiavizzare dalle colonizzazioni ideologiche. Voi dovete dirlo sempre; 'io non sono all'asta, sono libero'. Innamoratevi di questa libertà che è quella che offre Gesù”.
Social e comunicazione
Il Santo Padre ha affrontato anche il nodo legato alle relazioni sociali nell'epoca delle tecnologie sempre più avanzate: “L'interconnessione digitale è rapida. Ma se tu ti abitui a questo, finirai come una famiglia che si ritrova a parlare a tavola tramite il telefonino”. Il Papa ha invitato a non farsi problemi a 'staccare' i social se questo porta a disperdersi le relazioni reali: “Ogni strada che voi farete per essere sicura deve essere concreta. Nessuna delle testimonianze che voi avete dato oggi era liquida, tutte erano concrete. La concreteza è la via sicura per andare avanti. Se i media e l'uso del web ti portano fuori dalla concretezza, tagliali! Senza concretezza non c'è futuro, è una regola della strada”.
I migranti
Lo stesso monito a cui ha fatto ricorso per una riflessione sul tema dei migranti: “Questa concretezza – ha detto il Pontefice – deve esserci anche nell'accoglienza. Tanti dei vostri esempi di oggi sono stati sull'accoglienza”. Partendo da ciò, il Pontefice non ha mancato di proporre una sua distinzione tra populismo e popolare: “Oggi sono alla moda i populisti che non hanno niente a che vedere con il popolare. Il popolare è la cultura del popolo. Ognuno dei vostri popoli si esprime nell'arte, nella cultura, nella scienza, nella festa. Il populismo è il contrario del popolare, è chiusura. State attenti“. “Come vincere questa mentalità che vede nel migranti il nemico? – si è chiesto il Papa – Si vince con l'abbraccio, con il dialogo, con l'amore”.
Le radici
Infine, un richiamo a non cancellare le proprie radici: “Parlate con i vecchi, con i nonni. Loro sono le radici della vostra concretezza, del vostro crescere, fiorire e dare frutti. Tutto ciò che l'albero ha di fiorito viene da ciò che è radicato. Ma non rimanete attaccati alle radici, prendetele e portatele avanti“. Al termine di quelli che lui stesso ha definito “orientamenti”, Papa Francesco ha salutato i giovani presenti sul palco. L'intervento del Santo Padre ha concluso l'evento in Sala Nervi.