Papa Francesco ha rinnovato il tradizionale omaggio alla statua dell’Immacolata Concezione in piazza di Spagna, pregando in particolare per i bambini, specialmente quelli abbandonati, le famiglie, i lavoratori e per chi un lavoro non riesce a trovarlo. E’ arrivato in auto qualche minuto prima delle 16, tra due ali di folla festante. La giornata di sole ha riempito di gente le vie dello shopping e tantissimi non hanno rinunciato a vedere, magari da lontano, il successore di Pietro e a unirsi alla sua preghiera.
Una preghiera in cui il Pontefice ha ricordato soprattutto la āgente normaleā, chi si trova in difficoltĆ , chi si rivolge alla Madonna per ottenere il suo materno aiuto. E le ha affidato con fiducia la cittĆ di Roma e il mondo intero.
āO Maria, Madre nostra Immacolata ā ha pregato il S. Padre – nel giorno della tua festa vengo a Te, e non vengo solo: porto con me tutti coloro che il tuo Figlio mi ha affidato, in questa CittĆ di Roma e nel mondo intero, perchĆ© Tu li benedica e li salvi dai pericoli. Ti porto, Madre, i bambini, specialmente quelli soli, abbandonati, e che per questo vengono ingannati e sfruttati. Ti porto, Madre, le famiglie, che mandano avanti la vita e la societĆ con il loro impegno quotidiano e nascosto; in modo particolare le famiglie che fanno piĆ¹ fatica per tanti problemi interni ed esterni. Ti porto, Madre, tutti i lavoratori, uomini e donne, e ti affido soprattutto chi, per necessitĆ , si sforza di svolgere un lavoro indegno e chi il lavoro lāha perso o non riesce a trovarlo. Abbiamo bisogno del tuo sguardo immacolato, per ritrovare la capacitĆ di guardare le persone e le cose con rispetto e riconoscenza, senza interessi egoistici o ipocrisie. Abbiamo bisogno del tuo cuore immacolato, per amare in maniera gratuita, senza secondi fini ma cercando il bene dellāaltro, con semplicitĆ e sinceritĆ , rinunciando a maschere e trucchi. Abbiamo bisogno delle tue mani immacolate, per accarezzare con tenerezza, per toccare la carne di GesĆ¹ nei fratelli poveri, malati, disprezzati, per rialzare chi ĆØ caduto e sostenere chi vacilla. Abbiamo bisogno dei tuoi piedi immacolati, per andare incontro a chi non sa fare il primo passo, per camminare sui sentieri di chi ĆØ smarrito, per andare a trovare le persone sole. Ti ringraziamo, o Madre, perchĆ© mostrandoti a noi libera da ogni macchia di peccato, Tu ci ricordi che prima di tutto cāĆØ la grazia di Dio, cāĆØ lāamore di GesĆ¹ Cristo che ha dato la vita per noi, cāĆØ la forza dello Spirito Santo che tutto rinnova. Faā – ha concluso il Papa – che non cediamo allo scoraggiamento, ma, confidando nel tuo costante aiuto, ci impegniamo a fondo per rinnovare noi stessi, questa CittĆ e il mondo intero. Prega per noi, Santa Madre di Dio!ā
Al suo arrivo il Pontefice ĆØ stato accolto dal cardinale vicario Agostino Vallini e dal sindaco Virginia Raggi. In piazza anche il presidente della Regione Zingaretti e diversi assessori capitolini. Il Pontefice ha deposto ai piedi della statua della Madonna un cesto di rose bianche e gialle. Dopo il canto delle litanie e del Tota Pulchra ha salutato prima le autoritĆ presenti e poi un centinaio di disabili accompagnati dai volontari dell’Unitalsi, prima di recarsi in visita privata a rendere un altro omaggio alla Vergine, nella cappella Borghese della basilica di S. Maria Maggiore, dove ha sostato in preghiera davanti all’immagine della Salus Populi Romani che gli ĆØ tanto cara. Il sindaco Raggi ha commentato positivamente il breve incontro con il Papa: āE’ andata bene, abbiamo scambiato due chiacchiere e siamo tutti molto attenti a quello che succede in cittĆ ā ha affermato – Ognuno lavora per il bene comune e ci sono tanti progetti da sviluppare insieme, con particolare attenzione alle persone piĆ¹ fragili della societĆ . Lāimpegno che dobbiamo mettere per contrastare questo fenomeno sarĆ ancora piĆ¹ grandeā ha concluso.