“Sono contento di essere in mezzo a voi per questa giornata di preghiera e di riflessione nella quale volete celebrare il riconoscimento ufficiale che la Chiesa vi ha offerto con l’approvazione definitiva dei vostri statuti”. Così Papa Francesco ha salutato i circa 5.000 membri delle Cellule parrocchiali di evangelizzazione ricevuti in udienza nell’aula Paolo VI in Vaticano ricordando che la Santa Sede, nella domenica della Divina Misericordia, ha riconosciuto ufficialmente i loro statuti.
Nel ricevere in udienza i membri delle Cellule parrocchiali fondate da Don Perini, il Pontefice ha lanciato una serie di esortazioni. “Il nostro giudice è il Signore – ha detto – e se ti viene in bocca di dire una parola di giudizio su uno o sull’altro, chiudi la bocca. Il Signore ci ha dato il consiglio: ‘Non giudicate e non sarete giudicati’. Convivere con la gente con semplicità, accogliere tutti: perché, accogliere tutti?”.
Poi, leggendo il testo, il Pontefice ha risposto: “Per offrire l’esperienza della presenza di Dio e dell’amore dei fratelli. L’evangelizzazione sente forte l’esigenza dell’accoglienza, della vicinanza, perché è uno dei primi segni della comunione che siamo chiamati a testimoniare per avere incontrato Cristo nella nostra vita”. Infine, parlando a braccio, ha concluso: “La Chiesa è la casa paterna. C’è posto per tutti: per tutti. E Gesù dice, anche il Vangelo: ‘Chiamate buoni e cattivi: tutti’. Non c’è differenza”.