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Il leader islamico: “L'Europa deve sfidare il radicalismo”

Kyai Haji Yahya Staquf è il segretario generale del movimento sunnita Nahdlatul Ulama ed è una delle figure religiose più autorevoli dell'Indonesia. Il leader religiosi si sta facendo promotore in patria e all'estero di un'interpretazione più liberale dell'Islam, chiedendo alle società musulmane di eliminare i passaggi del Corano e gli hadith che condonano la violenza verso chi professa un'altra fede. 

Il viaggio

Kyai Haji Yahya Staquf si trova in questi giorni in Europa per diffondere le sue tesi ed ha chiesto che il Vecchio Continente e la sua classe politica forniscani una risposta unitaria di fronte alle sfide poste da fenomeni come il terrorismo e le migrazioni. I leader europei, secondo il segretario generale del movimento sunnita, non dovrebbero pensare soltanto a come arginare il problema migranti ma dovrebbero, invece, cercare un dialogo più costruttivo con le comunità musulmane. 

L'impegno

La sua visita anche al Parlamento di Strasburgo si pone l'obiettivo di sensibilizzare sulla necessità di “fermare la polarizzazione accelerata delle società europee riconoscendo e affrontando le legittime preoccupazioni sollevate dalle forze populiste sul nesso di minacce alla sicurezza nazionale e internazionale legate all'Islam, al terrorismo e alle migrazioni”. Dunque, Staquf ammette che i timori di molti europei su un eventuale legame tra migrazioni e fondamentalismo religioso possono essere comprensibili, ma vuole, con la sua testimonianza, spiegare che il dialogo è la via più efficace. Un messaggio anche per la classe dirigente di Bruxelles che ha inviato nelle vesti di di membro del Consiglio consultivo presidenziale indonesiano. Lui si fa promotore di una reinterpretazione della giurisprudenza musulmana capace di rifiutare articoli nel Corano e gli hadith che sostengono la legittimità del ricorso alla violenza contro quelli che vengono definiti “infedeli”. 

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