Il Creato nell’arte. Un percorso di capolavori tra XIII e XIX secolo ospitato dalla Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia, in occasione dell’ottavo centenario dalla composizione del Cantico delle Creature, fra i primi testi poetici in lingua volgare, ma anche prima manifestazione di un rapporto rinnovato con la Natura. Oltre ottanta opere dei più grandi artisti italiani ed europei, con prestiti eccezionali dal Louvre, dal Rijksmuseum, dal Mauritshuis e dai Musei Vaticani, per raccontare come il Creato è stato osservato dalla sensibilità umana e reinterpretato nella visione artistica, dalla rivoluzione nell’arte avviata dal Cantico delle Creature di san Francesco in poi. La mostra “Fratello Sole, Sorella Luna. La Natura nell’Arte, tra Beato Angelico, Leonardo e Coro”, che si è aperta il 15 marzo, curata da Costantino D’Orazio, Veruska Picchiarelli, Carla Scagliosi, presenta dipinti, disegni, incisioni, sculture e volumi a stampa di alcuni tra gli artisti più celebri della storia dell’arte italiana ed europea. Tra i quali Pisanello, Stefano da Verona, Paolo Uccello, Jan van Eyck, Beato Angelico, Piero della Francesca, Antonello da Messina, Leonardo da Vinci, Leon Battista Alberti, Albrecht Dürer, Lorenzo Lotto, Jan Brueghel il Vecchio, Annibale Carracci, Giambattista Piranesi, Jean-Baptiste Camille Corot, i cui capolavori rappresentano i momenti di svolta in cui le arti figurative hanno affrontato e rispecchiato nel corso dei secoli il rapporto dell’uomo con la natura.
Battesimo di Cristo (opera di Andrea del Verrocchio e Leonardo da Vinci)
Il Creato nell’arte
Tra le opere più significative esposte a Perugia figura il Giudizio Universale di Beato Angelico, prestito del Museo di San Marco di Firenze; dalla Galleria dell’Accademia di Firenze arriva l’enigmatica Tebaide di Paolo Uccello.Le Gallerie dell’Accademia di Venezia hanno prestato il San Girolamo di Piero della Francesca, che dialoga con lo stesso soggetto dipinto circa cinquant’anni dopo da Lorenzo Lotto, proveniente da Castel Sant’Angelo a Roma. La mostra offre anche l’occasione per un inedito accostamento tra la Crocifissione di Antonello da Messina, del Brukenthal Museum di Sibiu (Romania), e la Crocifissione di Jan van Eyck della Galleria Franchetti alla Ca’ d’Oro di Venezia. Quattro disegni di Pisanello (dal Louvre di Parigi) sono capaci di restituire l’attenzione naturalistica di questo grande interprete del gotico internazionale. La Madonna del Roseto di Stefano da Verona illustra la cultura figurativa tardogotica. A breve distanza di tempo, ma ormai in pieno Umanesimo, volumi fondamentali come il De Pictura di Leon Battista Alberti, la Summa de arithmetica di Luca Pacioli e il De Perspectiva pingendi di Piero della Francesca segnano un’epocale rivoluzione. Codificando il sistema prospettico come strumento per la rappresentazione realistica dello spazio.
Un focus è dedicato al Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, di cui sono giunti a Perugia due fogli dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano per indagare il suo contributo allo studio del volo degli uccelli. Infine dalla Biblioteca nazionale di Roma in prestito alla mostra due preziosi manoscritti decorati in oro, entrambi del XIV secolo. Un testo della Bibbia in latino e la Legenda Maior S. Francisci di Bonaventura da Bagnoregio. L’esposizione, visitabile fino al 15 giugno, è accompagnata da un catalogo, edito da Moebius con testi dei curatori dell’esposizione e di numerosi studiosi (Costantino D’Orazio, Davide Rondoni, Sofia Menconero e Leonardo Baglioni, Giacomo Calogero, Veruska Picchiarelli, Carla Scagliosi, Lucia Corrain, Giuseppe Cassio).
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