Ha avuto inizio quest’oggi, in Vaticano, la diciottesima sessione di lavoro del “C9”, il Consiglio di Cardinali incaricato da Papa Francesco di preparare la riforma della Curia Romana e la revisione della costituzione apostolica Pastor Bonus, testo di Giovanni Paolo II che attualmente regola i dicasteri vaticani. Come si legge in una dichiarazione del C9, pubblicata quest’oggi sul bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, all’inizio della riunione, il cardinale Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga, coordinatore del Consiglio, dopo aver rivolto il suo saluto al Pontefice, “lo ha ringraziato a nome di tutti i membri per le sue parole nel discorso natalizio alla Curia Romana lo scorso 22 dicembre 2016, riconoscendovi incoraggiamento e indirizzo per i lavori del Consiglio”.
Pieno sostegno al magistero papale
In riferimento ai recenti “attacchi” alla figura del Santo Padre, quali i manifesti anonimi che contestavano le scelte di governo di Bergoglio e il finto numero dell’Osservatore Romano, “il Consiglio dei Cardinali – prosegue la dichiarazione – esprime pieno appoggio all’opera del Papa, assicurando al tempo stesso adesione e sostegno pieni alla sua persona e al suo Magistero”.
Il discorso del Papa alla Curia
La Sala Stampa vaticana, nel diffondere il bollettino, ha inviato il discorso che il Pontefice ha rivolto alla Curia Romana il 22 dicembre scorso in occasione degli auguri natalizi a cui ha fatto riferimento Maradiaga. Al termine dell’incontro, Papa Francesco aggiunse a braccio: “Quando, due anni fa, ho parlato delle malattie, uno di voi è venuto a dirmi: ‘Dove devo andare, in farmacia o a confessarmi?’ – ‘Mah, tutt’e due’, ho detto io. E quando ho salutato il Cardinale Brandmüller, lui mi ha guardato negli occhi e mi ha detto: ‘Acquaviva!’. Io, al momento, non ho capito, ma poi, pensando, pensando, ho ricordato che Acquaviva, quinto generale della Compagnia di Gesù, aveva scritto un libro che noi studenti leggevamo in latino, i padri spirituali ce lo facevano leggere, si chiamava così: Industriae pro Superioribus ejusdem Societatis ad curandos animae morbos, cioè le malattie dell’anima. Tre mesi fa è uscita una edizione molto buona in italiano, fatta dal padre Giuliano Raffo, morto recentemente; con un buon prologo che indica come si deve leggere, e anche una buona introduzione. Non è un’edizione critica, ma la traduzione è bellissima, ben fatta e credo che possa aiutare. Come dono di Natale, mi piacerebbe offrirlo ad ognuno di voi. Grazie”.
Da notare come il Papa faccia riferimento al cardinal Brandmüller, che è uno dei quattro porporati che ha sollevato i “dubia” circa il testo dell'”Amoris Laetitia“, sollevando numerose polemiche, le stesse al centro del falso numero dell’Osservatore Romano diffuso nei giorni scorsi.