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“Il cibo non è proprietà privata, ma provvidenza da condividere”

Il cibo non è proprietà privata. Mettiamocelo bene in testa. E' condivisione”. Lo ha detto Papa Francesco nel corso dell'udienza generale in piazza San Pietro, interrompendo la lettura della sua riflessione e sottolinenando, a braccio, il suo pensiero. Anche in questo mercoledì, il Pontefice ha deciso di continuare con il ciclo di catechesi sul Padre Nostro, incentrando la sua meditazione su “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. 

Troppi genitori ivono con tormento di non avere il pane per i figli

Gesù ci insegna a chiedere il pane quotidiano. Ci insegna a farlo uniti a tanti uomini e donne per i quali questa preghiera è un grido, spesso tenuto dentro, che accomagna l'ansia di ogni giorno. Quante madri e quanti padri – ha proseguito il Papa – vanno a dormire col tormento di non aveere l'indomani pane a sufficienza per i propri figli!“. Il Pontefice ha poi esortato i presenti a pensare che la preghiera del Padre nostro venga recitata non in un comodo appartamento, ma nella precarietà di una stanza dove manca il necessario per vivere. “Le parole di Gesù assumono una forza nuova. L'orazione cristiana comincia da questo livello – ha proseguito – Non è un esercizio per asceti. Parte dalla relatà, dal cuore e dalla carne di persone che vivono nel bisogno, o che condividono la condizione di chi non ha il necessario per vivere. Nemmeno i più mistici cristiani possono prescindere dalla semplicità di questa domanda. 'Padre fa' che per noi e tutti, oggi cisia il pane necessario'. E 'pane' sta anche per acqua, medicine, casa, lavoro”. 

Chiedere il pane quotidiano pensando ai bimbi nei paesi in guerra

Interrompendo ancora la lettura della sua meditazione per aggiungere un suo pensiero a braccio, il Pontefice ha affermato che “ci farà bene fermarci un po', e pensare ai bambini affamati. Pensiamo ai bambini che sono in Paesi in guerra, i bambini affamati dello Yemen, i bambini affamati nella Siria, i bambini affamati in tanti Paesi dove non c'è pane, nel Sud Sudan… Pensiamo a questi bambini, e pensando a loro diciamo insieme, a voce alta la preghiera: Padre dacci oggi il pane quotidiano, Padre dacci oggi il pane quotidiano, ancora una volta, Padre dacci oggi il pane quotidiano”. 

24 ore per il Signore

Concludendo la sua catechesi, Papa Francesco ha ricordato che, come ogni anni, venerdì e sabato prossimi, si svolgerà l'iniziativa “24 ore per il Signore“. “Venerdì alle ore 17, nella Basilica Vaticana, celebrerò la Liturgia Penitenziale – ha annunciatoil Pontefice – Quanto sarebbe significativo che anche le nostre chiese, in questa particolare occasione, fossero aperte a lungo, per chiedere la misericordia di Dio e accoglierla nel Sacramento del Perdono”. 

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