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Il cardinale Parolin andrà in Russia e incontrerà Putin

“Vado in Russia come collaboratore del Papa. Come collaboratore di colui che vuole costruire ponti per far crescere, nel mondo, la capacità di comprendersi, capirsi, dialogare. Per costruire un clima e un ambiente di giustizia e di pace”. Lo ha dichiarato il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, nel corso di un’intervista realizzata per lo speciale di Rai Vaticano, “Francesco, il Papa del dialogo“, a cura di Massimo Milone, in onda su Raiuno, mercoledì 19 luglio alle ore 24.00 (con replica su Rai Storia, domenica 23 alle 12 e, per l’estero, sui canali di Rai Italia). Il reportage è di Nicola Vicenti.

Incontro con Putin

Il cardinale si recherà in Russia ad agosto e in programma c’è anche un incontro con il presidente Vladimir Putin. Si stanno moltiplicando i segnali di un’apertura tra Roma e Mosca, dopo lo storico abbraccio tra Papa Francesco e il patriarca ortodosso Kirill a Cuba il 12 febbraio dello scorso anno. Va letta anche in questa prospettiva la traslazione delle reliquie di San Nicola prima a Mosca e poi a San Pietroburgo, con migliaia di fedeli che continuano a venerarle prima del ritorno a Bari previsto il 28 luglio.

Il soffio dello Spirito

“Mi lascerò guidare dallo Spirito – ha spiegato il cardinale Parolin – Nel caso della Russia costruire ponti è condividere relazioni bilaterali che già esistono e che toccano l’attività della Chiesa cattolica e il dialogo con la Chiesa ortodossa. Ma non si potrà non affrontare il contesto di attività internazionali dove la Russia ha una più attiva presenza, come il tema del Medio Oriente e della Siria o dell’Ucraina, Paese in cui mi sono recato lo scorso anno”.

La diplomazia della S. Sede

Soffermandosi sull’attività diplomatica della Santa Sede, che il Papa vuole che sia “inserita nella realtà di questo mondo” in cui “occorre lavorare, per la pace, la giustizia, lo sviluppo”, il segretario di Stato ribadisce che “dialogo significa incontro, conoscenza, comprensione. Mettersi nei panni dell’altro, comprendere il suo punto di vista. Trovare ambiti di coincidenza e collaborazione”. “Il Papa – ha aggiunto – cerca di aprire nuovi percorsi di fraternità. Va a toccare il cuore dell’uomo” e “insiste molto sulla conversione personale e sul significato della misericordia, che possono avere anche una funzione terapeutica nelle relazioni fra popoli e Paesi”. “Abbattendo i muri dell’indifferenza”, infatti, il Pontefice auspica di “far crescere nuovi spazi di incontro e collaborazione, partendo dagli ultimi, dalle situazioni di povertà materiali e spirituali”.

Le altre testimonianze

Una visita che avvicina probabilmente, almeno questo è l’auspicio, di un viaggio apostolico di Francesco in Russia, un desiderio che il suo grande predecessore San Giovanni Paolo II non riuscì a realizzare. Lo speciale realizzato da Rai Vaticano ripercorre i 19 viaggi apostolici internazionali compiuti finora dal Papa, seguendo il “filo rosso” del dialogo fino al 20°, che lo vedrà in Colombia dal 6 all’11 settembre. Oltre a quelle di Parolin, il programma riporta anche altre riflessioni di alcune personalità di spicco, tra cui mons. Marcelo Sanchez Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e delle Scienze Sociali: “Quando incontra i potenti – sottolinea il presule – Papa Francesco chiede attenzione alla giustizia sociale, perché la Chiesa ha l’obbligo di chiedere giustizia per quanti soffrono e rischiano di finire immigrati, poveri, schiavi”.

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